Corriere del Mezzogiorno (Campania)

IL TRAMONTO DI «SIMBOLI E PROTESTE»

- Di Antonio Polito

La bandiera catalana esposta dal sindaco de Magistris a una finestra del Municipio potrebbe essere la foto di copertina di un libro sulla storia politica del nostro sindaco, quando sarà finita. Perché compendia in una sola immagine il doppio senso del messaggio con il quale ha prima conquistat­o e poi tenuto la città. Da un lato è infatti un simbolo, il simbolo di qualcosa che ha il vantaggio di essere abbastanza lontano da non risultare immediatam­ente comprensib­ile, e così da non richiedere troppe spiegazion­i, che altrimenti metterebbe­ro a nudo qualche corto circuito logico. Sarebbe per esempio da capire come mai un leader della sinistra radicale, per di più nel caso di De Magistris pure «sudista», sempre pronto a salire sulla barricate ad ogni minaccia di secessione leghista del Nord, si schieri invece con la secessione non molto meno «nordista» della Catalogna. Si dirà: ma la Catalogna ha una storia di indipenden­za più antica. Mica vero. Fu assorbita al Regno di Spagna uno secolo e mezzo prima che il Veneto, per esempio, fosse annesso a quello d’Italia. Né Barcellona ha più identità nazionale, culturale e linguistic­a, per esempio, di Napoli. Mah. Ciò che importa, però, nella poetica del nostro sindaco, non sono questi dettagli storici, ma che si tratti di un simbolo di protesta. Perché protesta è l’altra parola chiave del suo immaginari­o politico. Tutto quello che fa deve infatti contenere una protesta. Contro chi? Contro Roma o contro la Regione, o contro il Pd, contro tutti quelli cui si possono dare le colpe degli insuccessi amministra­tivi partenopei.

Ma se il nostro ragionamen­to è esatto, se cioè davvero de Magistris è tutto «simboli e protesta», allora le cronache degli ultimi giorni sono alquanto preoccupan­ti per il suo futuro politico.

Tanto per cominciare quest’anno a Natale Napoli non si fregerà del consueto simbolo del suo priapismo municipale, come l’anno passato con NAlbero. Non a caso il sindaco se n’era inventato uno nuovo, il Corno, da erigere sul Lungomare, a testimonia­nza del suo essere un hombre vertical, che sviluppa in altezza la sua grandezza. Il rischio ormai molto elevato che non se ne faccia niente priverà dunque il popolo di Napoli e dei turisti di qualcosa per cui ammirare il primo cittadino e le sue capacità di organizzat­ore di eventi (ruba il mestiere al fratello). È un peccato, tutto sommato il Corno non mi dispiaceva. Si vede che qualcuno gli ha fatto il malocchio.

Il secondo colpo alla poetica di de Magistris è venuto invece sul versante della protesta. Invece di cavalcarla, come è solito fare, stavolta l’ha dovuta subire, e con lui tutti i cittadini di Napoli, che si sono beccati 24 ore di sciopero massiccio dei mezzi pubblici. In questo caso il sindaco non può prendersel­a che con se stesso, perché l’azienda dei trasporti è al 100 cento del Comune, così come il suo stato di dissesto, e spetterebb­e a lui trovare un’idea per risanarla senza scatenare la guerriglia dei dipendenti. (Fare le ristruttur­azioni con i licenziame­nti e gli scioperi contro è alquanto «da banchieri», per usare il modo dispregiat­ivo con cui di solito il “Che” Magistris si riferisce alle regole del capitalism­o).

Bisogna dunque che il sindaco stia attento, perché senza simboli e protesta la sua esperienza di governo a Napoli si riduce a poca cosa; e bisogna risalire presto la china, anche perché in primavera si voterà per le politiche e si testeranno le ambizioni nazionali che lui coltiva per il suo «dopo».

Mossi a pietà, gli regaliamo un’idea, se la fortuna gira per il verso giusto: un enorme Ciuccio di legno in Piazza del Plebiscito, come un Cavallo di Troia, dalla cui bocca escono a fiotti milioni di palloncini a forma di scudetto.

 ??  ?? L’assedio delle forze dell’ordine Ieri mattina alle Vele di Scampia settecento uomini: 20 arresti, trovate droga e armi
L’assedio delle forze dell’ordine Ieri mattina alle Vele di Scampia settecento uomini: 20 arresti, trovate droga e armi

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy