Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Accordo in Campania per 60 mila posti
Il protocollo è stato sottoscritto dal presidente De Luca con il sottosegretario Rughetti Formazione e selezioni per comporre graduatorie professionali su base regionale
Il governatore Vincenzo De Luca e il sottosegretario Rughetti hanno firmato un protocollo di intesa per 60 mila posti di lavoro in Campania nel pubblico impiego. Saranno avviati corsi di formazione per le graduatorie alle quali attingeranno tutti i Comuni che avranno bisogno di sostituire i dipendenti andati in pensione.
NAPOLI Lo sfizio se l’è tolto: invitare un rappresentante del governo nazionale a palazzo Santa Lucia e fargli dire quasi le stesse cose che lui ipotizzò un anno fa, quando invocò l’assunzione di 200 mila giovani meridionali diplomati e laureati per ringiovanire la Pubblica amministrazione. In quella occasione, i ministri De Vincenti e Calenda gli diedero addosso.
Ma anche dal Pd presero le distanze. Ora, invece, è stato il sottosegretario alla Funzione pubblica, Angelo Rughetti, a dar ragione al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, annunciando dalla Festa di Imola che si lavora a 500 mila assunzioni in tutta Italia. Ieri mattina, De Luca e Rughetti hanno sottoscritto un protocollo di intesa che avvierà un percorso esplorativo per accertare il fabbisogno complessivo di lavoratori pubblici negli enti della Campania. Quindi, si passerà ad una seconda fase, dedicata alla promozione di corsi di formazione e selezioni concorsuali per ottenere, su base regionale, graduatorie per ogni profilo professionale specifico alle quali i Comuni e gli altri enti potranno rapidamente attingere.
«Ho parlato un anno fa di un piano per il lavoro che interessasse 200.000 giovani da immettere nella Pubblica amministrazione — ha esordito De Luca —. Allora ci fu un po’ di distrazione da parte della mia stessa parte politica, ma oggi il Governo riprende quella idea». Per i prossimi anni si dovrà fronteggiare una emorragia di 60.000 dipendenti che andranno in pensione. «S’intende — ha aggiunto il governatore —: se va in pensione un usciere non è obbligatorio prenderne un altro, ma se in una amministrazione occorre sostituire un dirigente del settore economico-finanziario o un informatico, allora si potrà fare in modo di attingere direttamente alle graduatorie. Penso che possiamo aprire anche un dialogo con le Università per orientare gli studenti verso le figure più richieste». Per il sottosegretario Rughetti «la Campania ha un’età media di lavoratori molto alta, soltanto il 3% ha meno di 35 anni. Studiando quello che serve nei prossimi cinque anni ai territori, alle imprese e ai cittadini cercheremo di scegliere le persone con formazione utile al bisogno». Secondo i dati forniti da Rughetti, in Campania ci sono 270 mila dipendenti pubblici, di cui meno di 8 mila sotto i 35 anni. Sono, poi, 117 mila quelli fino ai 50 anni e 60 mila coloro di oltre 60 anni.
Intanto, la giunta regionale ha approvato la proposta di legge per contrastare l’abusivismo edilizio. «Grande dibattito ideologico sull’ambientalismo. Silenzio sull’unica proposta capace di sradicare l’abusivismo avanzata dalla Regione Campania — ha commentato caustico il governatore —. Cialtroneria. Il nostro disegno di legge è stato approvato in giunta e trasmesso al consiglio regionale, quindi lo presenteremo alle Camere». Ma il gruppo regionale di Forza Italia ha replicato: «Piuttosto che annunciare fumosi provvedimenti che non vedranno mai la luce, l’influente governatore De Luca avrebbe dovuto presidiare Montecitorio fino all’approvazione del provvedimento sugli abbattimenti sul quale si è fatta già abbastanza demagogia. Dimostri, il governatore, di saper stare realmente alla larga dal dibattito ideologico, dimostri di avere a cuore il diritto alla casa dei suoi concittadini. Pretenda la massima coerenza dai parlamentari del suo partito o restituisca loro la tessera».
Sono 270 mila gli addetti di cui meno di 8 mila sotto i 35 anni 117 mila quelli fino a 50 anni e 60 mila coloro con più di 60 anni