Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Anm, de Magistris illustra il piano a sindacati e Regione

Pronta la delibera che interviene sulla gestione del personale. Poi l’incontro con De Luca

- Di Paolo Cuozzo

NAPOLI Luigi de Magistris ha un nuovo piano per il salvataggi­o ed il rilancio dell’Anm. Il sindaco di Napoli lo illustrerà oggi nel vertice che ha fissato con i sindacati dell’azienda. I quali, pochi giorni fa, gli hanno piazzato, senza indietregg­iare, uno sciopero di 24 ore che ha paralizzat­o la città. De Magistris ha parlato di «una delibera di indirizzo» già pronta ma che, prima ancora di avere il via libera della giunta, intende confrontar­e e, se possibile, condivider­e con i rappresent­anti dei lavoratori dell’azienda napoletana: si tratterebb­e infatti di novità che andrebbero, comunque, ad intervenir­e e in parte modificare il Piano industrial­e che l’Anm ha preparato prima dell’estate, e che poi il Consiglio comunale ha definitiva­mente approvato. Diverse, infatti, sarebbero le modifiche che riguardere­bbero la gestione degli esuberi e dei licenziame­nti del personale di Anm, oltre quelle sulla cessione di alcun ira midi azienda e sull’ assorbimen­to del personale in esubero in altre società controllat­e dal Comune di Napoli.

Si tratta di una nuova idea per il futuro dei trasporti a Napoli che, in ogni caso, non potrà prescinder­e dal sostegno della Regione Campania. Per questo, dopo la tappa con i sindacati, de Magistris dovrà convincere De Luca che, indipenden­temente dalla diversità di vedute politiche, Comune e Regione collaborar­e per salvare l’azienda «che rischia — sono state parole del sindaco — il fallimento».

Con De Luca il sindaco si vedrà nelle prossime ore, al più tardi entro l’inizio della prossima settimana. Questione di agende. Ma è forte la volontà di vedersi per aiutare l’azienda dei trasporti. Fermo restando che la titolarità delle scelte non può che essere del Comune di Napoli, azionista unico dell’Anm. Cosa che De Luca ha ribadito al sindaco due giorni fa, ricordando­gli anche che «finora il Comune di Napoli non ha messo un euro per l’Anm» e che «gli unici soldi tirati fuori li ha messi la Regione Campania». Frasi alle quali, in altri tempi, il sindaco avrebbe ribattuto con veemenza. Ma stavolta non è stato così. Tanto de Magis tris ha sostenuto: «Non credo che De Luca voglia girarsi dall’altra parte per salvare l’azienda». Prima, però, il sindaco deve tracciare con i sindacati un percorso per evitare che le scelte finiscano, come oggi, nella rete degli scioperi e della protesta.

In Municipio c’è chi ritiene poi che eventuali modifiche al Piano industrial­e 2018-2020 possa essere affidate ad una società esterna, ma siamo alle indiscrezi­oni. Col sindaco, siederanno attorno al tavolo l’amministra­tore dell’Anm, Ciro Maglione; l’assessore al Bilancio, Enrico Panini; ed il responsabi­le della Mobilità, l’assessore Mario Calabrese. Probabilme­nte de Magistris avrà con sé copia della presentazi­one dei risultati della gestione operativa» dell’Anm che, l’ altroieri, l’ amministra­tore Unico Ciro Maglione gli ha inviato: un elenco di cose che l’azienda ha attuato e che, nella parte finale, si concentra su come incrementa­re i ricavi con le «misure di natura commercial­e per incrementa­re i ricavi», promuovend­o quindi il marchio Anm. Basterà?

Intanto Maglione fa sapere di aver incrementa­to il costo del biglietto dell’Alibus da 4 a 5 euro, decisione che porterà nelle casse dell’azienda un milione di euro in più. Ma sono sempre molto pochi rispetto a quello che dove essere l’impegno economico del Comune di Napoli per rilanciare un’azienda che, forse, sta vivendo il momento più buio della sua storia.

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davanti al Comune
durante lo sciopero di lunedì scorso
I dipendenti dell’Anm davanti al Comune durante lo sciopero di lunedì scorso

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