Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Anm, de Magistris illustra il piano a sindacati e Regione
Pronta la delibera che interviene sulla gestione del personale. Poi l’incontro con De Luca
NAPOLI Luigi de Magistris ha un nuovo piano per il salvataggio ed il rilancio dell’Anm. Il sindaco di Napoli lo illustrerà oggi nel vertice che ha fissato con i sindacati dell’azienda. I quali, pochi giorni fa, gli hanno piazzato, senza indietreggiare, uno sciopero di 24 ore che ha paralizzato la città. De Magistris ha parlato di «una delibera di indirizzo» già pronta ma che, prima ancora di avere il via libera della giunta, intende confrontare e, se possibile, condividere con i rappresentanti dei lavoratori dell’azienda napoletana: si tratterebbe infatti di novità che andrebbero, comunque, ad intervenire e in parte modificare il Piano industriale che l’Anm ha preparato prima dell’estate, e che poi il Consiglio comunale ha definitivamente approvato. Diverse, infatti, sarebbero le modifiche che riguarderebbero la gestione degli esuberi e dei licenziamenti del personale di Anm, oltre quelle sulla cessione di alcun ira midi azienda e sull’ assorbimento del personale in esubero in altre società controllate dal Comune di Napoli.
Si tratta di una nuova idea per il futuro dei trasporti a Napoli che, in ogni caso, non potrà prescindere dal sostegno della Regione Campania. Per questo, dopo la tappa con i sindacati, de Magistris dovrà convincere De Luca che, indipendentemente dalla diversità di vedute politiche, Comune e Regione collaborare per salvare l’azienda «che rischia — sono state parole del sindaco — il fallimento».
Con De Luca il sindaco si vedrà nelle prossime ore, al più tardi entro l’inizio della prossima settimana. Questione di agende. Ma è forte la volontà di vedersi per aiutare l’azienda dei trasporti. Fermo restando che la titolarità delle scelte non può che essere del Comune di Napoli, azionista unico dell’Anm. Cosa che De Luca ha ribadito al sindaco due giorni fa, ricordandogli anche che «finora il Comune di Napoli non ha messo un euro per l’Anm» e che «gli unici soldi tirati fuori li ha messi la Regione Campania». Frasi alle quali, in altri tempi, il sindaco avrebbe ribattuto con veemenza. Ma stavolta non è stato così. Tanto de Magis tris ha sostenuto: «Non credo che De Luca voglia girarsi dall’altra parte per salvare l’azienda». Prima, però, il sindaco deve tracciare con i sindacati un percorso per evitare che le scelte finiscano, come oggi, nella rete degli scioperi e della protesta.
In Municipio c’è chi ritiene poi che eventuali modifiche al Piano industriale 2018-2020 possa essere affidate ad una società esterna, ma siamo alle indiscrezioni. Col sindaco, siederanno attorno al tavolo l’amministratore dell’Anm, Ciro Maglione; l’assessore al Bilancio, Enrico Panini; ed il responsabile della Mobilità, l’assessore Mario Calabrese. Probabilmente de Magistris avrà con sé copia della presentazione dei risultati della gestione operativa» dell’Anm che, l’ altroieri, l’ amministratore Unico Ciro Maglione gli ha inviato: un elenco di cose che l’azienda ha attuato e che, nella parte finale, si concentra su come incrementare i ricavi con le «misure di natura commerciale per incrementare i ricavi», promuovendo quindi il marchio Anm. Basterà?
Intanto Maglione fa sapere di aver incrementato il costo del biglietto dell’Alibus da 4 a 5 euro, decisione che porterà nelle casse dell’azienda un milione di euro in più. Ma sono sempre molto pochi rispetto a quello che dove essere l’impegno economico del Comune di Napoli per rilanciare un’azienda che, forse, sta vivendo il momento più buio della sua storia.