Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Gaiola, via al recupero dell’antica villa A Posillipo scoperti scarichi abusivi
Operazione della municipale: reflui tra via Petrarca e via Manzoni
NAPOLI Dopo decenni di abbandono e diversi annunci caduti nel vuoto pare che sia la volta buona. Sta per essere firmato il contratto con l’impresa che procederà al recupero di una prima parte della villa sull’isolotto della Gaiola. E l’edificio che oggi versa in condizioni molto precarie e che ha avuto vari proprietari, tutti molto noti, tra i quali Maurice Sandoz, lo svizzero proprietario della casa farmaceutica; Paul Getty; Gianni Agnelli e l’assicuratore Ninì Grappone. L’intervento è parte di un progetto che si chiama Stamm. E’ finanziato dalla Fondazione con il Sud per 250.000 euro e prevede, naturalmente, il coinvolgimento della Sovrintentenza per i Beni Culturali. «La villa - dice Paola Masucci, che è laureata in Scienze Naturali ed è uno dei membri del Centro Studi Gaiola, l’associazione che gestisce l’area marina protetta - diventerà una stazione ambientale di monitoraggio marino. Speriamo possa poi trasformarsi in un punto di riferimento per gli studiosi del mare provenienti da ogni parte del mondo».
Non è la prima volta che l’edificio, acquistato all’asta nel 1983 dalla Regione Campania per 777 milioni di lire, dopo il fallimento di Ninì Grappone, finisce al centro di progetti di recupero e valorizzazione. Circa 15 anni fa, quando l’area marina protetta era stata assegnata da Palazzo Santa Lucia a Marevivo, sembrava dovesse diventare un museo del mare. Il piano fallì. Stavolta non dovrebbero esserci più ostacoli ed i lavori dovrebbero iniziare entro pochi mesi.
Proprio il Parco Sommerso di Gaiola si è aggiudicato il concorso promosso dall’azienda As do Mar, che garantisce di commercializzare tonni pescati con metodi sostenibili per l’ecosistema marino. Gaiola è stata l’area marina — sono 30 in Italia — più votata. Ieri mattina si è svolta la cerimonia di premiazione alla quale sono intervenuti, tra gli altri, il sovrintendente Lucio Garella e gli assessori del comune di Napoli Nino Daniele e Daniela Villani. Curiosità: in rappresentanza della Marina Militare c’era il capitano di fregata Gregorio De Falco, da qualche tempo trasferito a Napoli. L’uomo del famoso «torni a bordo» gridato al telefono al comandante Schettino nella notte del naufragio della Concordia. Intanto il Reparto di Tutela ambientale della polizia municipale ha individuato alcuni impianti fognari che sversano nello specchio d’acqua della Baia dei Due Frati, nel mare di Posillipo.
È stato accertato che gli scarichi abusivi provengono da alcuni edifici nell’area compresa fra via Petrarca 129 e via Manzoni. Si sta cercando ora di capirne la provenienza per sanzionare i responsabili.
Il Parco L’area marina protetta ha ottenuto il riconoscimento di «più bella d’Italia»