Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Russo: «I piccoli negozi muoiono, la Regione limiti i supermercati»
Oggi in Confcommercio vertice con le imprese sulla nuova legge Il direttore dell’associazione: va riscritto l’articolo 22 sulle grandi strutture
NAPOLI La nuova legge regionale sul commercio è il tema al centro dell’incontro organizzato per questo pomeriggio presso la sede di Confcommercio Campania, a Napoli.
Il commissario di Confcommercio Giacomo Errico, il direttore generale Pasquale Russo, il presidente della terza commissione consiliare regionale Nicola Marrazzo e una serie di rappresentanti delle imprese campane siederanno intorno ad un tavolo per valutare gli equilibri di un impianto normativo che dovrebbe fornire una serie di risposte compiute ad una categoria travolta da suggestioni contemporanee. Messa in difficoltà da ipermercati, centri commerciali, vendite online e licenze rilasciate con una eccessiva di- sinvoltura. Sostanzialmente minacciata da norme che non sono al passo con i tempi e non tengono conto delle trasformazioni del terziario.
Sulla legge si sono accumulati notevoli ritardi. Lo scorso febbraio Marrazzo si diceva certo di poter arrivare in consiglio con il documento per fine marzo. E di poterlo liquidare in tempi brevissimi. E invece la discussione è ancora aperta, con considerazioni sulle ricadute fondamentali delle nuove norme. «È molto importante pensare a ipotesi innovative di sostegno e regolamentazione del commercio—ricorda Russo — come per esempio i distretti del commercio, che potrebbero valorizzare aree omogenee di grande rilievo come i centri commerciali na- turali del centro di Napoli o quello delle isole o della costiera sorrentina. Sono strumenti di grande utilità perché consentono crescita e investimenti importanti grazie a governance strutturate e competenti, così come all’opportunità di bandi e di azioni imprenditoriali sinergiche».
Opportunità di crescita per i territori che potrebbero beneficiare di queste esperienze in tempi anche brevi. Ma ci sono modifiche che Confcommercio chiederà rispetto alla legge in via di definizione. «I commercianti più piccoli vanno tutelati garantendo anche una competizione con la grande distribuzione attraverso il rispetto di regole essenziali. Non si può pensare — avverte Russo — che elementi impre- scindibili per aprire un ipermercato, come la presenza di adeguati parcheggi e strutture, possano essere compensati da strumenti di premialità come la promozione e vendita di prodotti tipici locali». In Campania sono migliaia le imprese e decine di migliaia i lavoratori del settore che saranno rappresentati nell’incontro di oggi e che premeranno con forza perché l’emendamento all’articolo 22 comma 6, riguardante le grandi strutture di vendita, venga riscritto. La norma, come è strutturata attualmente, potrebbe consentire ad una struttura che non ha aree di sosta e adeguati spazi per il carico e lo scarico merci di aggirare l’ostacolo prendendosi un generico impegno a vendere prodotti agricoli o a installare qualche punto di ricarica per auto e bici elettriche. «La norma è troppo generica ed una sua applicazione pedissequa potrebbe generare con seguenze pericolose riguardo alla deroga all’osservanza delle condizioni per l’ autorizz abilità delle grandi strutture. La norma va corretta o limitata a pochi casi» sottolinea Russo.
I commercianti campani, con oggi, sono alla terza audizione rispetto alla nuova legge, il cui modello di riferimento è quello adottato in Lombardia dove l’impianto dei distretti sta funzionando egregiamente.
Nicola Marrazzo è consapevole che i tempi per andare verso il cambiamento sono più che maturi: «Il commercio, dagli anni Settanta ad oggi, ha fatto passi in avanti notevoli. Abbiamo recepito le novità e le abbiamo incardinate sul disegno di legge con lo scopo di sostenere le filiere importanti e gli operatori del settore».
Pasquale Russo Devono essere competitivi con gli ipermercati Nicola Marrazzo Recepite le novità, sosterremo operatori e filiere