Corriere del Mezzogiorno (Campania)
De Vincenti: «Bagnoli, dopo lo scontro de Magistris si è ridimensionato»
Intervista pubblica a Bari con il direttore d’Errico
«Il sindaco de Magistris? È partito ingaggiando uno scontro frontale con il governo. Poi si è ridimensionato ed è rientrato nella cabina di regia su Bagnoli». Sono parole adoperate dal ministro della coesione Claudio De Vincenti nell’intervista pubblica condotta, a Bari, dal direttore del Corriere del Mezzogiorno, Enzo d’Errico. Diverso il giudizio sul governatore De Luca: è un uomo che sa fare scelte.
BARI «Il sindaco de Magistris? È partito ingaggiando uno scontro frontale con il governo. Poi si è ridimensionato ed è rientrato nella cabina di regia su Bagnoli. Il governatore De Luca? Non è un populista come il primo o come il suo omologo pugliese. Magari usa espressioni populiste, ma è un presidente che sa cosa significa fare le scelte. Il Patto per la Campania è un esempio di realizzazioni concrete a favore dei cittadini». Sono parole adoperate dal ministro della coesione Claudio De Vincenti nell’intervista pubblica condotta, a Bari, dal direttore del Corriere del Mezzogiorno, Enzo d’Errico. Il palcoscenico - perché proprio di questo si è trattato - è il foyer del Petruzzelli, allestito per ospitare l’iniziativa «Economia a teatro», uno degli appuntamenti del ciclo dei manifestazioni realizzate dalla fondazione Corriere della Sera e dal Corriere del Mezzogiorno.
Elite, classi dirigenti, sistema educativo, Questione meridionale: l’intervista tocca aspetti cruciale del dibattito pubblico. Ma la prima domanda - dopo un’incursione sull’Ilva di Taranto - è sulla politica dei tempi attuali: sarà tornato, con il premier Gentiloni, il tempo della mediazione, nonostante la presenza sulla scena di accese figure dal profilo populistico? «La mediazione ha un senso - replica il ministro - se si riesce a mantenere la direzione di marcia. E prima Renzi e dopo Gentiloni sono riusciti a farlo, tenendo fermo il timone. Di più: la direzione di marcia impressa dal governo precedente e quello in carica è la migliore che io abbia mai visto».
Dunque, occorre essere determinati senza farsi intimidire. Così è successo per Bagnoli. Allo «scontro frontale» ingaggiato da de Magistris, il governo ha risposto con fermezza e il sindaco ha dovuto capitolare. Il primo cittadino di Napoli ha tratti da «populista, ma De Luca no». E questo, fa intendere il ministro, fa onore al governatore. «Il populismo si alimenta della sfiducia rabbiosa dei cittadini: i populisti sono i veri nemici del popolo». Il punto, argomenta De Vincenti, è che esiste una questione che investe la classe dirigente. «Bisogna rompere - dice - la scorza di inerzia e resistenza. Sei un vero amministratore se firmi le carte e sei in grado di concedere le autorizzazioni: non se le neghi sistematicamente».
Altro argomento: esiste ancora la Questione meridionale oppure esiste solo una grande Questione nazionale? «Certo che esiste la Questione meridionale. Era uscita dal dibattito pubblico, ma è tornata centrale grazie alle iniziative del governo e del cosiddetto Masterplan». I risultati, fa intendere il ministro, si vedono. Al Sud l’occupazione è cresciuta più che nel resto del Paese: 200 mila occupati in più (83 mila solo nel 2017), anche se ne aveva persi mezzo milione dall’inizio della crisi. Dunque ci sono 300 mila posti da recuperare. L’ipotesi cui si lavora, dice De Vincenti, è di continuare con la decontribuzione anche nel 2018, «se saranno trovati gli spazi finanziari».
In un Mezzogiorno in cui «possono e devono convivere» hotel, ombrelloni e manifattura («ma il turismo è sottodimensionato») si deve far crescere anche la politica dei porti: Bari, Brindisi, Taranto, Napoli e Salerno. L’apertura del secondo canale a Suez rende «centrale il Mediterraneo». Il Sud ne deve approfittare: per crescere, per ritrovare se stesso e per essere «non solo una terra da cui si parte ma anche un possibile approdo».
Gli uomini Il sindaco de Magistris? È partito ingaggiando uno scontro frontale con il governo. Poi si è ridimensionato ed è rientrato nella cabina di regia su Bagnoli. Il governatore De Luca? Non è un populista come il primo è un presidente che sa fare le scelte