Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Candidati deboli e scelti a Roma Anche per questo la Destra non c’è
Èsempre difficile criticare Marco Demarco quando espone le sue tesi di analisi e di interpretazione dei fenomeni politici e sociali in sintesi storica. Così per il bel pezzo sulla «destra napoletana» che «da mezzo secolo non ha un sindaco a Napoli». L’analisi acuta di Demarco sul Corriere del Mezzogiorno nota come la situazione, perdurante nel tempo, abbia fatto emergere in questa area politica una leadership extra moenia, ovvero di provenienza provinciale o campana, che ha del tutto oscurato la dirigenza del capoluogo.
Tuttavia, il racconto di questo dato di fatto oggettivo, si può integrare con alcune osservazioni, che possano ristabilire una luce meno opaca su un lungo periodo in cui qualche astro della destra cittadina ha pure brillato con effetti importanti.
Mi riferisco ad esempio alla esperienza del presidente della Regione Campania Antonio Rastrelli che portò sul campo giovani dirigenti che in città si confrontarono alla pari con l’allora onnipotente Antonio Bassolino, tant’è che alla riprova Antonio Martusciello che cita lo stesso Demarco fallì la prova per lo 0,5% (mentre nel 97 Bassolino aveva vinto con 75%).
Una osservazione aggiuntiva, che prova a spiegare la realtà dei fatti descritti, è che nel disfacimento sociale conseguente ai morsi feroci di una crisi senza precedenti, una classe dirigente dissolta nell’indistinto caos del PdL, ha trovato nella profonda provincia, punti di interessi locali più consolidati mentre in città è stata travolta, come del resto anche la sinistra classica, che da allora non vince più in città, dalla violenza della ondata di antipolitica che si è fortuitamente concretizzata sui 5stelle e su de Magistris.
La debolezza della classe dirigente di destra si è evidenziata anche nella proposta dei candidati sindaci, sempre imposti da scelte romane subite supinamente.
Dunque giusta la analisi di Demarco che va integrata con la rivalutazione di una Destra che non solo non può essere identificata con Forza Italia, ma che anche con presenze autorevoli come quella di Parlato e con esperienze regionali come quella di Rastrelli e Caldoro ha avuto a più riprese una incidenza, non coronata da successo sindacale, ma pur tuttavia significativa nella città di Napoli.
L’esperienza Rastrelli Portò sul campo giovani dirigenti che in città si confrontarono alla pari con Bassolino