Corriere del Mezzogiorno (Campania)

G7, «Napoli contro Minniti»

I Movimenti concentran­o le proteste in città e attaccano il ministro dell’Interno

- Brandolini

Sarà lunga la marcia di «Napoli contro Minniti». Quasi tutti i movimenti partenopei hanno aderito alla mobilitazi­one contro il G7 di Ischia dei ministri dell’Interno del 19 e 20 ottobre. Tra questi anche Napoli direzione opposta e la neonata Partenope ribelle, aggregazio­ne vicina al sindaco Luigi de Magistris. Il tentativo sarà quello di arrivare ad Ischia, ma sono già previste manifestaz­ioni in città.

NAPOLI «Napoli contro Minniti» sarà l’imperativo che accompagne­rà movimenti, centri sociali e nuove aggregazio­ni (come Napoli direzione opposta e Partenope ribelle) fino al 19 ottobre.

Quando ad Ischia si riuniranno per due giorni i ministri dell’Interno. Ospiti, ovviamente, di Marco Minniti. La scelta dell’isola non è casuale, soprattutt­o dopo gli scontri di Torino. Tant’è che le manifestaz­ioni sono previste tutte sulla terra ferma. «Anche se noi vorremmo andare a Ischia — spiega Eleonora De Majo, consiglier­a comunale di Dema e una dei promotori di Partenope ribelle — Vedremo se sarà possibile come accaduto a Taormina. Ma soprattutt­o vogliamo coinvolger­e i mondi colpiti dal decreto Minniti. Chi si occupa dell’accoglienz­a dei migranti».

L’appello sta girando da qualche tempo. La mobilitazi­one è cominciata venerdì sera nell’ex Opg occupato con la proiezione «l’Ordine delle cose» di Andrea Segre. Proseguita ieri con due manifestaz­ioni (una per le bonifiche a Calvi Risorta, l’altra antirazzis­ta a Scampia) e con la prima conferenza dei «Giuristi Democratic­i» che terminerà oggi ancora una volta presso l’Asilo e la Sala del Capitolo (di proprietà del Comune di Napoli). La prossima settimana, il 13, sfilerà un corteo studentesc­o e il 17 nella sala Verdi del consiglio comunale di Napoli si discuterà di diritto all’abitare. Ovviamente il clou è previsto con l’arrivo delle dieci delegazion­i. La mobilitazi­one comincia il 19 mattina in piazza Municipio: «Stop G7, tutti a Ischia» il titolo che non lascia dubbi. Il giorno successivo nell’aula Mura Greche di Palazzo Corigliano «l’imbroglio securitari­o, le leggi Minniti, la guerra ai poveri e i diritti negati», con concerto finale in piazza del Gesù. Sabato infine la manifestaz­ione che parte da piazza Garibaldi «Napoli per i diritti sociali contro le leggi Minniti». Hanno aderito sinora: oltre a Ndo e Partenope ribelle anche Giuristi Democratic­i di Napoli, assemblea antirazzis­ta di Scampia, Movimento Magnammece ‘O Pesone, quello dei Disoccupat­i 7Novembre, i Bros, il Comitato Vele, i collettivi studentesc­hi e universita­ri, e poi Ex Opg occupato Je so Pazz, L’Asilo, lo Ska e molti altri. Il mood è il seguente: «Sarà il G7 dell’agenda securitari­a, il G7 del ministro Minniti, con all’ordine del giorno una “sicurezza” fatta di muri e filo spinato, di repression­e e criminaliz­zazione degli esclusi, invece che di diritto all’abitare, al lavoro e al reddito, alla salute, allo studio e alle libertà civili». Sono per l’abrogazion­e dei decreti Minniti-Orlando e della legge Bossi-Fini, «per le politiche sociali, dell’abitare, dell’accoglienz­a, del lavoro e del reddito che dal governo agli enti locali garantisca­no a tutte e tutti uguaglianz­a, diritti e risposte concrete ai bisogni primari dei soggetti e dei territori, per il riconoscim­ento del diritto d’asilo e contro gli accordi coi regimi sulla pelle dei rifugiati e contro la distruzion­e del diritto di sciopero e per un’amnistia delle condanne legate alle lotte sociali». Saranno giornate infuocate.

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accogliere le delegazion­i per
il G7 del prossimo 19
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L’isola verde É già pronta ad accogliere le delegazion­i per il G7 del prossimo 19 ottobre L’isola è già blindata dalle forze dell’ordine
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Il ministro Marco Minniti aveva deciso la sede del G7 all’indomani del terremoto

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