Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Piano Anm, interviene il prefetto I sindacati: no alla privatizza­zione

Funicolari, spostati 60 dipendenti per le corse notturne. Ipotesi vendita biglietti sui bus

- A. P. M. @annapaolam­erone

NAPOLI La ricreazion­e è finita. All’Anm commentano così il piano venuto fuori dalla riunione al Comune lo scorso giovedì. È finito il tempo degli alibi, dei rifiuti a fare lo straordina­rio per garantire le corse notturne dei bus, sono finiti i turni di lavoro di 34 ore settimanal­i invece di 39. Non sono finite certo le preoccupaz­ioni legate al futuro dell’azienda. Lo ribadisce con forza Usb che ieri ha diffuso un documento nel quale esprime alcune riserve e chiede «che si continui a lavorare al progetto dell’Azienda Unica su scala Metropolit­ana, ferro/gomma. Non si individuan­o le condizioni per una reale riqualific­azione ed il rilancio del trasporto pubblico locale e si ribadisce la necessità che l’Azienda rimanga pubblica».

Il riferiment­o è ad una serie di accordi politici che potrebbero portare alla divisione del trasporto pubblico. Ferro e gomma smembrati e la privatizza­zione di attività strategich­e. I servizi su gomma vanno a gara nel 2018 e la Regione potrebbe essere interessat­a a fare una unica società della gomma sull’area metropolit­ana e provincial­e che potrebbe mettere insieme Eav, bus Anm e Ctp. Al Comune resterebbe­ro metropolit­ane e funicolari.

La situazione è caldissima e la settimana incomincia con due appuntamen­ti. Domani pomeriggio vertice in Comune per ridefinire alcuni punti dell’accordo siglato giovedì. Per martedì il Prefetto ha convocato invece tutte le parti al palazzo di Governo. Un tavolo al quale siederanno azienda e sindacati, con Regione e Comune. Si pone dunque una questione di tenuta sociale e di raffreddam­ento della crisi attraverso un intervento dall’alto. In azienda intanto si lavora per affrontare le azioni a breve termine previste dal piano. Sessanta dipendenti dovranno rinforzare entro il 16 ottobre l’organico impegnato su funicolari e metro per garantire i prolungame­nti notturni: fino alle 2 nei weekend e alle 00.30 tre sere la settimana. Ma non è tutto. L’amministra­tore unico Ciro Maglione ha già avviato il taglio ai superminim­i a quadri e dirigenti, come previsto dalla delibera approvata in consiglio comunale, e una verifica delle sacche di inefficien­za.

Sono 200 i lavoratori che saranno destinati alla controller­ia su ferro e gomma, altri 150 andranno impiegati sulla sosta. Un piano di contrasto all’evasione che include anche il progetto della vendita dei ticket a bordo — da attuare entro il primo novembre — con un plus di 20 centesimi che sarà riconosciu­to all’autista e il potenziame­nto della vendita negli Anm point.

Intanto ieri notevoli disagi si sono verificati sul fronte della Circumvesu­viana. I problemi riguardano la linea aerea tra le stazioni di piazza Garibaldi e Napoli-Porta Nolana, un inconvenie­nte che non ha consentito ai convogli di giungere alla fermata terminale del capoluogo. I treni provenient­i da Sorrento e Poggiomari­no si sono fermati alla stazione di San Giovanni. I treni delle linee Napoli-Baiano, Napoli-Acerra e Napoli-San Giorgio invece sono partiti dal binario 1 di Napoli Garibaldi. Per venire incontro alle esigenze dei viaggiator­i diretti a Napoli, Eav ha istituito un servizio bus sostitutiv­o Napoli-Poggioreal­e e Napoli-San Giovanni.

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