Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Guasto al depuratore, le fogne finiscono in mare
Inquinato il litorale flegreo-domizio. Interviene la Regione
NAPOLI «Per tre settimane le fogne di Giugliano sono finite direttamente nel mare di Pozzuoli invece che nel depuratore di Cuma». È la denuncia di Salvatore Trinchillo, presidente regionale della Fipe l’organizzazione di Confcommercio che rappresenta 10.000 esercizi pubblici a Napoli e provincia - il quale fino a qualche anno fa è stato anche al vertice del sindacato provinciale balneari.
«È accaduto - riferisce - che le pompe di sollevamento le quali devono deviare verso il depuratore di Cuma le acque delle condotte fognarie provenienti da Giugliano siano rimaste ferme perché guaste». Trinchillo prosegue: «Secondo le informazioni che ho raccolto, il problema è stato provocato da un furto di rame. In ogni caso, quale che sia stata la causa che ha determinato lo stop, resta il fatto che dalle prime segnalazioni sono trascorse invano tre settimane». Sottolinea: «Il guasto ha fatto sì che le acque degli scarichi fognari siano confluite nel Canale Abruzzese e da qui siano arrivate direttamente a mare senza subire attualmente alcun tipo di trattamento». Per l’esponente della Confcommercio «simili episodi rischiano di compromettere gli enormi sforzi finora compiuti, soprattutto dalla Regione Campania, per il disinquinamento del Litorale Domizio ed il rilancio turistico dell’intera area».
La foce del Canale Abbruzzese è sulla spiaggia di Licola Mare, nel comune di Pozzuoli, non lontano da quella dell’alveo Camaldoli, che a sua volta porta a mare liquami e rifiuti, come più volte segnalato dalle locali associazioni ambientaliste.
Venerdì scorso il dirigente della Fipe ha chiesto ufficialmente un intervento a Fulvio Bonavitacola nella sua doppia veste di assessore regionale all’Ambiente e vicepresidente della Regione. Lo stesso giorno, secondo quanto riferisce il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Borrelli, la Regione ha finalmente appaltato i lavori per il ripristino dell’impianto di sollevamento. «Ho chiesto al vice presidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola - recita un comunicato stampa che ha diramato nella serata di ieri Borrelli - di dare massima priorità alla riparazione immediata». È una buna notizia ed a Pozzuoli aspettano con ansia la conclusione dell’intervento. Forse, però, in questo caso l’aggettivo immediata è un po’ fuori luogo.
L’episodio accende di nuovo i riflettori sull’impianto di Cuma. Insieme ad altri 4 - Foce Regi Lagni, Marcianise, Acerra, Napoli Nord - è attualmente al centro di una serie di interventi che dovrebbero garantirne l’adeguamento funzionale e l’ammodernamento. Tra essi: la realizzazione di una linea per l’abbattimento dei fosfati nelle acque in uscita.
Lavori per milioni di euro appaltati da Palazzo Santa Lucia, per quanto riguarda Cuma, alla Suez. C’è da sperare che procedano più celermente rispetto a quelli che a Giugliano ed a Pozzuoli hanno dovuto attendere per tre settimane durante le quali, ogni giorno, ogni ora, ogni minuto un fiume di liquami è finito a mare.