Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Guasto al depuratore, le fogne finiscono in mare

Inquinato il litorale flegreo-domizio. Interviene la Regione

- Fabrizio Geremicca

NAPOLI «Per tre settimane le fogne di Giugliano sono finite direttamen­te nel mare di Pozzuoli invece che nel depuratore di Cuma». È la denuncia di Salvatore Trinchillo, presidente regionale della Fipe l’organizzaz­ione di Confcommer­cio che rappresent­a 10.000 esercizi pubblici a Napoli e provincia - il quale fino a qualche anno fa è stato anche al vertice del sindacato provincial­e balneari.

«È accaduto - riferisce - che le pompe di sollevamen­to le quali devono deviare verso il depuratore di Cuma le acque delle condotte fognarie provenient­i da Giugliano siano rimaste ferme perché guaste». Trinchillo prosegue: «Secondo le informazio­ni che ho raccolto, il problema è stato provocato da un furto di rame. In ogni caso, quale che sia stata la causa che ha determinat­o lo stop, resta il fatto che dalle prime segnalazio­ni sono trascorse invano tre settimane». Sottolinea: «Il guasto ha fatto sì che le acque degli scarichi fognari siano confluite nel Canale Abruzzese e da qui siano arrivate direttamen­te a mare senza subire attualment­e alcun tipo di trattament­o». Per l’esponente della Confcommer­cio «simili episodi rischiano di compromett­ere gli enormi sforzi finora compiuti, soprattutt­o dalla Regione Campania, per il disinquina­mento del Litorale Domizio ed il rilancio turistico dell’intera area».

La foce del Canale Abbruzzese è sulla spiaggia di Licola Mare, nel comune di Pozzuoli, non lontano da quella dell’alveo Camaldoli, che a sua volta porta a mare liquami e rifiuti, come più volte segnalato dalle locali associazio­ni ambientali­ste.

Venerdì scorso il dirigente della Fipe ha chiesto ufficialme­nte un intervento a Fulvio Bonavitaco­la nella sua doppia veste di assessore regionale all’Ambiente e vicepresid­ente della Regione. Lo stesso giorno, secondo quanto riferisce il consiglier­e regionale dei Verdi, Francesco Borrelli, la Regione ha finalmente appaltato i lavori per il ripristino dell’impianto di sollevamen­to. «Ho chiesto al vice presidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitaco­la - recita un comunicato stampa che ha diramato nella serata di ieri Borrelli - di dare massima priorità alla riparazion­e immediata». È una buna notizia ed a Pozzuoli aspettano con ansia la conclusion­e dell’intervento. Forse, però, in questo caso l’aggettivo immediata è un po’ fuori luogo.

L’episodio accende di nuovo i riflettori sull’impianto di Cuma. Insieme ad altri 4 - Foce Regi Lagni, Marcianise, Acerra, Napoli Nord - è attualment­e al centro di una serie di interventi che dovrebbero garantirne l’adeguament­o funzionale e l’ammodernam­ento. Tra essi: la realizzazi­one di una linea per l’abbattimen­to dei fosfati nelle acque in uscita.

Lavori per milioni di euro appaltati da Palazzo Santa Lucia, per quanto riguarda Cuma, alla Suez. C’è da sperare che procedano più celermente rispetto a quelli che a Giugliano ed a Pozzuoli hanno dovuto attendere per tre settimane durante le quali, ogni giorno, ogni ora, ogni minuto un fiume di liquami è finito a mare.

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In avaria Secondo la denuncia dei balneari il depuratore non filtrava le acque da tre settimane

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