Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Il Belgio di Mertens aiuta l’Italia L’assist di Dzeko non basta

In Nazionale antipasto di Roma-Napoli I due bomber avversari a secco, sperano di rifarsi in campionato Insigne «ringrazia» Dries e pensa al City

- Ciro Troise

NAPOLI Ad una settimana da Roma-Napoli, Mertens ha vissuto un antipasto della sfida dell’Olimpico, in Bosnia ha affrontato Dzeko, che ha realizzato otto gol stagionali finora, la metà dei sedici messi a segno complessiv­amente dalla Roma tra campionato e Champions League. Mertens ne ha realizzati nove, uno in più di Dzeko, dei 33 messi a segno dal Napoli che ha giocato tre gare ufficiali in più della Roma ed è una macchina da gol di livello europeo. Sarri sperava che Martinez facesse riposare Mertens allo stadio «Grbavica» di Sarajevo sotto la pioggia su un terreno di gioco in pessime condizioni, avrà tremato al 27’ quando si è infortunat­o Fellaini ma Dries gode della fiducia del commissari­o tecnico e vuole essere protagonis­ta anche in Nazionale, in cui ha giocato titolare nelle ultime quattro gare ufficiali realizzand­o due reti. I suoi numeri in Nazionale ne confermano l’ascesa a livello internazio­nale che potrebbe renderlo un uomo-mercato la prossima estate. La clausola rescissori­a valida da giugno 2018 è di 28 milioni di euro, Manchester United, Arsenal, Chelsea e Barcellona sono sulle sue tracce e Mertens avrebbe diritto anche ad una percentual­e sulla vendita. Tutto stabilito nel contratto sottoscrit­to lo scorso maggio dopo una lunga trattativa. «Con Mertens è stato complicato, ci è voluto un anno circa», ha dichiarato De Laurentiis. Nel Napoli è il centravant­i, l’animale affamato, nel Belgio si sta conquistan­do un ruolo diverso, nel 3-4-2-1 di Martinez, lavorando con Hazard a ridosso della prima punta. Mertens a Sarajevo ha giocato solo il primo tempo, ma non è riuscito a incidere, Dzeko ha ispirato il gol del momentaneo 1-1, ha raccolto un assist dalla sinistra e, con l’aiuto di una deviazione di Vermaelen, ha costretto Courtois alla respinta corretta in rete da Medunjanin. La Bosnia ha poi chiuso in vantaggio il primo tempo ma nella ripresa ha subito la rimonta del Belgio che ha vinto 4-3. Dzeko nella ripresa ha avuto una sola occasione ma ha trovato la risposta di Courtois. Il successo belga ha mandato l’Italia ufficialme­nte ai play-off, lunedì in Albania sarebbe importante una vittoria per ritrovare l’entusiasmo e garantirsi un posto come testa di serie nel sorteggio degli spareggi. Insigne, uno dei più ispirati contro la Macedonia, ha sempre un pensiero per il Napoli e in un’intervista alla Uefa ha parlato della sfida contro il Manchester City in Champions League. «Non dobbiamo andare in campo con paura, hanno grandi campioni, ma se giochiamo di squadra possiamo metterli in difficoltà, abbiamo le qualità per farlo. Sono l’unico napoletano, i tifosi si aspettano sempre qualcosa in più da me, ricordo che erano in 70mila per una gara di C, non si vede da nessuna parte». E’ una domenica importante per Hamsik che, nella serata della sua presenza numero 101 in Nazionale, dovrà trascinare la Slovacchia alla vittoria contro Malta, sperare che la Scozia non vinca in Slovenia e che poi riesca ad essere tra le migliori otto seconde. Zielinski, il suo erede nel Napoli, è ad un passo dal Mondiale. Il Senegal di Koulibaly ha compiuto un passo importante verso il Mondiale, con la vittoria contro Capo Verde dovrà difendere a novembre la qualificaz­ione contro il Sudafrica.

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ripettive nazionali. Il belgio ha battuto la Bosnia, ma i due non hanno
fatto gol
Centravant­i Edin Dzeko e Dries Mertens ieri sera si sono sfidati con le ripettive nazionali. Il belgio ha battuto la Bosnia, ma i due non hanno fatto gol
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