Corriere del Mezzogiorno (Campania)
È il primo «scontro» tra le migliori macchine da gol
NAPOLI Segnano a raffica, sono concrete e ora subiscono anche meno gol. Manchester City e Napoli, le due prime donne d’Inghilterra e di Italia si guardano allo specchio e si scoprono più belle in questa stagione. Stasera all’Etihad Stadium gli esteti del calcio saranno accontentati. Manchester City e Napoli avranno gli occhi di tutta Europa perché ora degli azzurri si incomincia a parlare anche nel Vecchio Continente, grazie anche all’endorsement dello stesso Guardiola per il gioco di Sarri, ma anche di un modello societario che non sarà perfetto ma è sicuramente redditizio. Guardiola può contare su una batteria di campioni ormai collaudati, mentre Sarri ha cresciuto un gruppo che segue i suoi dettami e stecca raramente. Non sarà una sfida come le altre: i due allenatori si stimano e hanno dato un’identità ben precisa alle due squadre. Il giovane maestro (Guardiola) sfida il più vecchio di 12 anni (Sarri). Una tenzone dove alla base c’è il bel gioco: verticalizzazioni, pressing alto e passaggi corti. Guardiola comanda la Premier. Il City ha la miglior media-gol a partita (3,36) e ha anche subito meno gol delle altre squadre (5 in 11 partite). E’ sicuramente la squadra d’Europa più in forma del momento. Il Napoli ha avuto il miglior inizio di campionato di tutti: otto vittorie su otto partite di Serie A. Un inizio che fa bene sperare soprattutto in campionato. Gli attacchi sono da sballo, meccanismi oliati alla perfezione. I Citizens hanno firmato 29 reti e subite 4, la formazione di Sarri è andata in gol ventisei volte e ne ha subite 5. Insomma, un bel vedere tra due squadre che non attaccano solo, ma hanno imparato anche a difendersi. Il City, in tutte le competizioni (campionato e Coppe) è ancora imbattuto, mentre gli azzurri si sono dovuti inchinare solo allo Shakhtar Donetsk, nella prima di Champions. Una macchina gol i blu di Manchester: 38 reti e solo 5 subite: mentre i ragazzi di Sarri ne hanno realizzate quattro in meno e incassate tre in più. Lo spettacolo è assicurato tra due squadre in crescita in Europa e nei rispettivi campionati. L’anno scorso Guardiola ha incontrato difficoltà e di fatto non ha mai combattuto per il titolo. Sarri invece è migliorato nell’approccio delle gare, soprattutto con le piccole ed ha meno timore di affrontare le grandi sul proprio campo (vedi Roma). Autorevolezza, condizione e consapevolezza. Tre armi di fatto che gli azzurri non hanno mai disinnescato e che sono pronti ad usare anche all’Etihad Stadium, la tana dei Citizens, dove c’è Pep, il maestro dei trofei che vuole imparare dall’allievo.