COPPA E CAMPIONATO PERCORSI INCROCIATI

La scelta, conscia o inconscia che sia, prima o poi andrà fatta. O comunque saranno gli eventi (i risultati) a stabilire se il Napoli di Sarri deciderà di dare il massimo in campionato e/o in Champions. Sarà pure questo l’anno giusto, così come ormai è d’uso dire in ogni salotto sportivo, ma servire due padroni così esigenti sarà difficile di qui a qualche mese. La prima verifica arriva in questa settimana, con due partite ( tra Europa e Italia) di livello molto alto e comunque in qualche modo decisive per il prosieguo della stagione. Il punto non è come il Napoli uscirà stasera dal confronto con il Manchester City o come sarà messo in classifica sabato sera dopo la partita contro l’Inter al San Paolo, piuttosto come il primo risultato potrebbe condizionare il secondo. E non soltanto in termini di energie fisiche. Stasera gli azzurri sono chiamati ad un impegno mentale considerevole, il risultato finale intaccherà, nel bene o nel male, il morale in vista della sfida contro l’Inter? La prova di forza o per meglio dire di maturità cui è chiamata la squadra di Sarri è soprattutto questa. Finora otto risultati su otto in campionato e una sola sconfitta in Champions in Ucraina, dopo la quale gli azzurri travolsero il Benevento al San Paolo. Il City non è lo Shakhtar e l’Inter non è appunto il Benevento. Dimostrarsi solidi, a prescindere dal risultato, completerebbe il mosaico di gruppo consapevole e soprattutto «grande» per poter realmente ambire a certi traguardi. La riflessione prescinde dal turn over che l’allenatore può decidere di fare stasera o in campionato e dunque non attiene ad una scelta fatta in partenza tra la partita più o meno importante. Entrambe sono vetrine, confronti cui il Napoli oggi è chiamato perchè ha compiuto un percorso da grande, è accreditata come grande. Ma la verifica è importante per Sarri soprattutto, finora nessun test è stato così attendibile. L’abitudine a vincere, a stare in alto non dovrà subire scossoni.