Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Caos movida, vertice in Prefettura

Appello del sindaco: «Maturità e dialogo tra le parti. Serve il controllo del territorio»

- Anna Paola Merone

La Prefettura entra a gamba tesa nell’emergenza movida. Martedì un comitato per l’ordine e la sicurezza sull’argomento. I residenti faranno cortei notturni, settimana dopo settimana, nelle zone che di notte diventano invivibili.

NAPOLI La Prefettura entra a gamba tesa nell’emergenza movida. E convoca un Comitato per l’ordine e la sicurezza sull’argomento. L’appuntamen­to è per martedì e coinvolger­à il Comune e le forze dell’ordine, alla ricerca di risposte più incisive di quelle trovate nelle precedenti riunioni sul tema che hanno prodotto l’arrivo dell’esercito, che però non si è rivelato essere risolutivo, e l’adozione di un codice di autoregola­mentazione.

Il sindaco Luigi de Magistris, in una intervista a Radio Kiss Kiss Napoli, difende il suo operato e ribadisce che «il Comune in questi mesi ha svolto un lavoro importante. Alcune cose le abbiamo portate a casa e altre meno, abbiamo cercato di far dialogare residenti e commercian­ti. Vorrei - sottolinea - che da parte di tutti, commercian­ti e residenti, ci fosse maturità». Secondo il sindaco, il tema principale è «il controllo del territorio per cui tutte le forze dell’ordine e la polizia municipale devono mettere in campo un’azione importante».

Importante, ma non drastica. Le soluzioni estreme al primo cittadino non piacciono.

Intanto ieri pomeriggio i comitati dei residenti anti movida si sono ritrovati in una sala della chiesa del Gesù per organizzar­e una serie di iniziative a difesa della propria quiete e presentare la conferenza stampa all’hotel Bellini del prossimo martedì, cui prendena rà parte Eugenio Mazzarella, ordinario di Filosofia teoretica alla Federico II, che introdurrà i lavori.

Per ora sono state adottate alcune decisioni. La prima riguarda i cortei notturni promossi dai residenti che sfileranno, settimana dopo settimana, nelle zone che di notte diventano invivibili. Fendendo la folla dei nottambuli e attraversa­ndo le zone popolate dai locali.

«Non sarà semplice — avverte il coordinato­re dei Comitati, Gennaro Esposito —. In via Aniello Falcone, ad esempio, si respira un’aria di intimidazi­one. Il cittadino che è stato aggredito la scorsa settima- non è neanche venuto alla riunione, è ancora scosso».

La soluzione, per tutti, è fare fronte comune. Perché l’unione — più che mai in questo caso — fa la forza. Anche se ci sono singoli atti di coraggio che riescono a trascinare i più riottosi. Come quello di Valeria Stinelli che in via Aniello Falcone esporrà uno striscione antimovida fuori al suo balcone, dopo che le hanno sradicato il citofono sotto il portone.

Intanto un nuovo comitato di residenti si è formato a Santa Lucia e denuncia la presenza di ventiquatt­ro fra ristoranti e locali sulla sola strada principale. Presente alla riunione anche il Comitato dei residenti di Caserta, che lamenta situazioni critiche in via San Sebastiano e via Ferrante. È solo l’inizio, i comitati stanno aggregando­si l’uno con l’altro. E si fanno forti delle sentenza di Brescia che lascia aperte molte speranze a chi di notte è alla ricerca di quiete e non ha ottenuto risposte esaurienti dal Comune. Che potrebbe essere condannato a pagare i risarcimen­ti a tantissimi cittadini.

Santa Lucia Si è formato anche qui un nuovo gruppo di cittadini contro i troppi ristorator­i

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Movida nei vicoli di Chiaia e sotto in via Aniello Falcone
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