Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Mertens-Icardi, è sfida tra bomber
Per un interista che vive a Napoli la prima (e unica) difficoltà è quella di andare a gustare un caffè al bar. Una difficoltà insormontabile perché qui, magicamente, tutti (baristi, camerieri, garzoni, avventori) sanno per chi tifi e se non sei del Napoli, quindi, dal bancone passi subito al banco degli accusati. Al bar si consumano più discussioni calcistiche che caffè, talvolta anche elevate dal punto di vista tecnico, sui punti deboli e forti delle rispettive squadre. Discussioni che diventano accese prima dello scontro diretto, sempre con grazia e ironia però, con un rispetto che affonda le sue radici in ciò che accomuna i tifosi dell’Inter e del Napoli: l’odio, atavico, per la Juventus. Alla fine, infatti, dal bar si esce tutti a braccetto convenendo che più importante di una vittoria o di un pareggio azzurro o nerazzurro ci sia sicuramente la sconfitta dei bianconeri, che serva a tenerli a distanza di sicurezza e a prova di ogni svista arbitrale. Nonostante tutto, comunque, se l’Inter perde, è consigliabile evitare di entrare nei bar «amici» almeno per una settimana. Se voglio un caffè dopo una sconfitta, infatti, mi tocca cambiare quartiere o farmelo da solo a casa, evitando sfottò, stavolta non più ironici.
C’è un altro aspetto che accomuna interisti e napoletani. Il continuo interscambio fra le due squadre. Di calciatori, ma anche di dirigenti e allenatori. Fra questi ultimi Rafa Benitez, prima all’Inter, dove vinse persino la Coppa Intercontinentale, e poi al Napoli. Percorso inverso rispetto a quello fatto da Ottavio Bianchi e da Walter Mazzarri. E come dimenticare che hanno indossato entrambe le casacche rocce difensive come Tarcisio Burgnich e Mauro Bellugi o goleador come Ramon Diaz e Goran Pandev, a Napoli dopo il Triplete. Ma non Mauro Icardi, che si pensava dovesse diventare azzurro e che invece poi è rimasto a Milano per la reciproca soddisfazione dell’Inter e del Napoli, che ha valorizzato Mertens. Infine un ricordo, quello di Peppe Massa, scomparso in questi giorni. A piangerlo le due tifoserie. Unite.