Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Dragaggio, lavori fermi Allarme di Gallozzi
A pochi giorni dall’avvio dei dragaggi nel porto di Napoli, le prescrizioni del ministero dell’Ambiente bloccano la gara per l’escavo dei fondali di quello di Salerno, facendolo piombare nell’incertezza commerciale. «Siamo molto preoccupati», commenta a nome degli operatori locali Agostino Gallozzi (foto), presidente Assotutela. La lista delle cose fare è corposa: «Dragaggi, imboccatura, manutenzioni, gallerie di collegamento con le arterie autostradali. In questi primi dieci mesi non si è riusciti ad entrare in fase operativa, nonostante l’impegno profuso dalle istituzioni». Gallozzi si riferisce anche ai lavori per «Salerno Porta Ovest», un tunnel che allaccia porto e autostrade (all’inizio del mese l’Ue ha dato l’ok a un finanziamento da 45,4 milioni). Un «grido d’allarme» per il mantenimento dei livelli di competitività del porto. «È necessario - conclude Gallozzi - accelerare soprattutto sul versante dei dragaggi. L’auspicio è che si riesca a smuovere il pantano burocratico/amministrativo nel quale siamo precipitati».
Il pantano a cui si riferisce il presidente Assotutela riguarda la Valutazione d’Impatto Ambientale richiesta dal ministero dell’Ambiente, necessaria per trasportare e depositare altrove le sabbie estratte dai fondali. Infatti, il dragaggio prevede il riversamento dei materiali di risulta al largo, operazione che - a differenza di un tombamento delle sabbie in cassa di colmata, come avverrà per Napoli per realizzare la Darsena di Levante rende «esposti» i materiali di risulta, richiedendo quindi analisi ambientali più laboriose. È una vecchia istanza, condivisa da tutti i porti italiani che rende molto complicato, costoso ed eccessivamente lunga quella che dovrebbe essere un’ordinaria opera di manutenzione (i porti sono naturalmente soggetti all’insabbiatura, ancora di più quelli commerciali con gli spostamenti che generano le grosse eliche dei mercantili). Una situazione di disagio commerciale per il porto salernitano che non può così programmare serenamente gli approdi. Un paradosso, considerando che proprio qualche giorno fa il Salerno Container Terminal ha ricevuto il premio Itala 2017 come miglior terminal container italiano. Secondo i calcoli del gruppo Gallozzi, Salerno avrà i fondali dragati tra non meno di due anni. L’Autorità di sistema portuale del Tirreno centrale (Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia) prevede di partire col cantiere ad autunno dell’anno prossimo.