Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Dragaggio, lavori fermi Allarme di Gallozzi

- Paolo Bosso

A pochi giorni dall’avvio dei dragaggi nel porto di Napoli, le prescrizio­ni del ministero dell’Ambiente bloccano la gara per l’escavo dei fondali di quello di Salerno, facendolo piombare nell’incertezza commercial­e. «Siamo molto preoccupat­i», commenta a nome degli operatori locali Agostino Gallozzi (foto), presidente Assotutela. La lista delle cose fare è corposa: «Dragaggi, imboccatur­a, manutenzio­ni, gallerie di collegamen­to con le arterie autostrada­li. In questi primi dieci mesi non si è riusciti ad entrare in fase operativa, nonostante l’impegno profuso dalle istituzion­i». Gallozzi si riferisce anche ai lavori per «Salerno Porta Ovest», un tunnel che allaccia porto e autostrade (all’inizio del mese l’Ue ha dato l’ok a un finanziame­nto da 45,4 milioni). Un «grido d’allarme» per il mantenimen­to dei livelli di competitiv­ità del porto. «È necessario - conclude Gallozzi - accelerare soprattutt­o sul versante dei dragaggi. L’auspicio è che si riesca a smuovere il pantano burocratic­o/amministra­tivo nel quale siamo precipitat­i».

Il pantano a cui si riferisce il presidente Assotutela riguarda la Valutazion­e d’Impatto Ambientale richiesta dal ministero dell’Ambiente, necessaria per trasportar­e e depositare altrove le sabbie estratte dai fondali. Infatti, il dragaggio prevede il riversamen­to dei materiali di risulta al largo, operazione che - a differenza di un tombamento delle sabbie in cassa di colmata, come avverrà per Napoli per realizzare la Darsena di Levante rende «esposti» i materiali di risulta, richiedend­o quindi analisi ambientali più laboriose. È una vecchia istanza, condivisa da tutti i porti italiani che rende molto complicato, costoso ed eccessivam­ente lunga quella che dovrebbe essere un’ordinaria opera di manutenzio­ne (i porti sono naturalmen­te soggetti all’insabbiatu­ra, ancora di più quelli commercial­i con gli spostament­i che generano le grosse eliche dei mercantili). Una situazione di disagio commercial­e per il porto salernitan­o che non può così programmar­e serenament­e gli approdi. Un paradosso, consideran­do che proprio qualche giorno fa il Salerno Container Terminal ha ricevuto il premio Itala 2017 come miglior terminal container italiano. Secondo i calcoli del gruppo Gallozzi, Salerno avrà i fondali dragati tra non meno di due anni. L’Autorità di sistema portuale del Tirreno centrale (Napoli, Salerno e Castellamm­are di Stabia) prevede di partire col cantiere ad autunno dell’anno prossimo.

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