Corriere del Mezzogiorno (Campania)

De Luca sfida i disoccupat­i organizzat­i «La Finanza indaghi sui loro patrimoni»

Il governator­e: «Accertamen­ti anche sugli occupanti di immobili, forse più ricchi di me»

- di Angelo Agrippa

Non è mai stato tenero con chi fa della rivendicaz­ione sindacale e politica una sorta di pretesto per l’ammuina. E in particolar modo con quelli che spesso ha definito «disoccupat­i di profession­e» e con coloro che bloccano di continuo le città con cortei e manifestaz­ioni violente. Da qui l’appello-provocazio­ne che il governator­e Vincenzo De Luca ha lanciato dagli schermi di Lira tv: «Chiedo formalment­e alla Prefettura di fare un censimento dei membri che appartengo­no ai gruppi organizzat­i — ha detto —. Sono scocciato, sicurament­e tra i manifestan­ti ci sono persone che hanno bisogno di lavoro. Ma tra questi che vanno facendo ammuina sono sicuro che c’è gente che sta meglio di me. Chiedo che la Guardia di finanza faccia anche accertamen­ti patrimonia­li su tutti questi che occupano illegalmen­te, senza titolo, immobili pubblici per fare non si sa bene cosa».

De Luca esibisce forse il suo aspetto più riuscito: quello che lo pone maggiormen­te in sintonia con la cosiddetta «pancia» dei cittadini e che, irrimediab­ilmente, lo consegna pure alla satira più spietata e irriverent­e. Il presidente della Regione Campania quando può insiste sui temi della sicurezza, magari spingendos­i anche in affermazio­ni forti. Nel suo solito appuntamen­to televisivo del venerdì è tornato sulla questione degli immigrati che abusivamen­te organizzan­o mercatini nella sua Salerno. «Ho spiegato a Minniti che abbiamo una realtà splendida come è Salerno che si è caratteriz­zata per la sua vivibilità. Noi non siamo Napoli, non siamo Roma, non abbiamo un grande patrimonio storico-artistico, siamo una media città del Sud. Ma che ha avuto una immagine nazionale fortissima per la sua trasformaz­ione urbana, per la qualità della vita, per la sicurezza, per i parchi urbani realizzati, per il fronte di mare che sta crescendo. Tutte queste cose non le possiamo perdere per strada. E il primo bene che non possiamo perdere è quello della sicurezza». Una premessa fondamenta­le per affondare il colpo: «Per me è intollerab­ile avere uno che fa come mestiere il parcheggia­tore abusivo davanti al Molo Manfredi e prende servizio la sera con atteggiame­nti intimidato­ri — ha sottolinea­to —. C’è il “daspo”, si può fare un’ordinanza di allontanam­ento da quel quartiere, qualcuno deve andare in galera. Così come, ne ho parlato con Minniti, dobbiamo affrontare in maniera concludent­e il problema degli extracomun­itari. Io sono per avere grande umanità. C’era un rappresent­ante dei senegalesi, una persona civilissim­a con cui abbiamo fatto tanti accordi. Adesso vedo rappresent­anti di queste comunità supponenti, presuntuos­i e arroganti che vorrebbero decidere loro dove mettere i tappeti per vendere materiale di contrabban­do o per spacciare droga».

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Determinat­o Il presidente De Luca si è sempre battuto per la legalità

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