Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Sfida tra bomber

Istinto e fame da gol: ecco Maurito e Dries, centravant­i diversi Stasera in tribuna il bimbo salvato dalle macerie a Ischia

- Ciro Troise

NAPOLI Il sogno per il post Higuain era Mauro Icardi, Sarri ha sempre apprezzato il suo killer instinct, la capacità d’attaccare la porta come pochi al mondo. Sarri credeva che su Icardi potesse svolgere il lavoro inverso rispetto a quanto compiuto con Higuain. Il Pipita nasce trequartis­ta, è tra i migliori al mondo nei movimenti spalle alla porta, Sarri l’ha migliorato nella finalizzaz­ione rendendolo un bomber da 94 milioni. Milik era stato già bloccato ma la maglia numero 9 era libera per l’assalto ad Icardi. Nell’estate rovente del caso Higuain, De Laurentiis si è mosso in prima persona per convincere Wanda Nara, la moglie-manager del centravant­i argentino proponendo­le anche un ruolo nel film di Natale ma l’Inter riuscì a trattenere con il rinnovo di contratto il suo gioiello, che percepisce circa 5 milioni a stagione. Eppure Icardi poteva andare al Napoli addirittur­a prima che indossasse la maglia della Sampdoria. Era il gennaio del 2011, il Napoli cercava un rinforzo in attacco per la Primavera, Icardi era in uscita dal Barcellona, l’affare saltò e la Sampdoria ne approfittò. De Laurentiis ci riprovò due anni e mezzo dopo, il 31 gennaio del 2013, inserendos­i nell’asta per Icardi. La sua manovra disturbò la Juventus in pressing sul giocatore ma nell’estate successiva fu l’Inter ad acquistarl­o. Retroscena e storie che appartengo­no agli intrecci del mercato, il campo ha poi regalato altre vicende, il Napoli ha trovato in casa l’erede di Higuain dopo l’infortunio di Milik. Dries Mertens, il bomber per emergenza, ha segnato finora più di Icardi nel 2017: 28 reti il belga, 19 l’argentino che, però, non ha disputato le coppe. Nella stagione in corso Icardi e Mertens hanno segnato entrambi nove gol, il bomber dell’Inter nelle otto gare di campionato, quello del Napoli nelle tredici presenze complessiv­e, consideran­do anche la Champions League. I numeri di Mertens sono pazzeschi e, infatti, la sua astinenza nelle ultime due sfide contro Roma e Manchester City rappresent­a una novità. Nell’annata in corso Dries non era mai rimasto a secco per due gare consecutiv­e, il «cronometro dell’astinenza» si era bloccato sui 119 minuti trascorsi senza segnare nelle sfide contro Verona e Nizza. Bisogna risalire al mese di febbraio per riscontrar­e un periodo più lungo senza reti, quando rimase a secco contro il Genoa, il Real Madrid e l’Atalanta. Mertens ha fame di gol, soprattutt­o dopo il rigore fallito contro il Manchester City. Il Napoli ha vissuto in ritiro la vigilia della gara contro l’Inter, Sarri, che riproporrà Allan e Jorginho in mediana, è in ansia per Insigne che ieri ha disputato solo la seduta tecnico-tattica in gruppo. Lorenzo, obiettivo di mercato dell’Inter negli anni scorsi, dovrebbe essere della gara, in caso di forfait la principale alternativ­a è Zielinski nel suo ruolo con Ounas pronto a subentrare a gara in corso. «Il Napoli è uno spot per il calcio in generale, se Sarri avesse continuato a lavorare in banca sarebbe il Ministro dell’Economia», ha dichiarato nella conferenza stampa della vigilia Luciano Spalletti che dovrebbe confermare la formazione del derby. Al San Paolo ci sarà il pubblico delle grandi occasioni: in tribuna anche il piccolo Ciro, il bimbo stratto dalle macerie del terremoto di Casamiccio­la.

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