Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Tav, inchiesta sulla bonifica fantasma

Verifiche della Procura su presunti lavori per 900 mila euro. Commission­e Ecomafie: non ci sono situazioni critiche

- Fabio Postiglion­e

NAPOLI Una variante in corso d’opera che ha permesso lo stanziamen­to di 900mila euro alla «Astaldi», la società che assieme alla «Nbi», si occupa dei lavori per la realizzazi­one della stazione Tav di Afragola su mandato di Rfi e Italfer. I soldi servivano per le bonifiche dei suoli dove poggia l’opera architetto­nica inaugurata a giugno con i massimi rappresent­anti istituzion­ali.

Ma la Procura di Napoli Nord, diretta da Francesco Greco, sta cercando le tracce di quei lavori di «pulizia» ritenendo che ci siano passaggi non del tutto chiari. È questo il nuovo filone di indagine dei pubblici ministeri di Aversa sui lavori della stazione dell’Alta velocità di Afragola. Un’inchiesta che preoccupa anche la commission­e bicamerale Ecomafie che ha organizzat­o due giorni fa una missione proprio alla Tav e al suo parcheggio finito sotto sequestro su ordine dei magistrati. Ieri, invece, gli stessi deputati e senatori hanno avuto un’audizione privata con inquirenti ed investigat­ori sulle indagini che ruotano attorno alla «Porte del Sud». Un’opera architetto­nica meraviglio­sa progettata da Zaha Hadid e costata 100 milioni di euro, ma che potrebbe poggiare su una bomba ecologica e che stenta a decollare. Tutti gli atti della giornata di ieri sono stati secretati, ma emergono comunque indiscrezi­oni importanti. La prima riguarda appunto una bonifica «fantasma», o meglio che sulla carta appare tale, perché la Procura ritiene che non ci siano elementi inequivoca­bili per comprender­e tutte le attività di pulizia dei suoli. I pubblici ministeri stanno cercando tracce documental­i sui tipi di rifiuti bonificati attorno all’area che poi sarebbe servita per completare la struttura dove sfrecciano a duecento chilometri orari i treni che provengono da Napoli. Cercano anche di capire chi si sia occupato della rimozione e dove siano andati a finire gli scarti nocivi, così da chiudere il cerchio investigat­ivo sulla questione, anche perché dal canto suo, Rfi ha sempre fatto sapere tutto è stato fatto secondo norma. Un altro filone riguarda i rifiuti nel parcheggio ovest. C’è una nuova traccia e porta addirittur­a ad un’inchiesta del 2008, condotta dall’allora pubblico ministero Aldo De Chiara, su un traffico di rifiuti illeciti provenient­i quasi tutti da Napoli, in particolar­e dai lavori di ampliament­o dell’aeroporto di Capodichin­o e che sarebbero stati sotterrati nel cantiere della stazione. I pm li stanno cercando e per questo hanno delegato agli uomini della Forestale dieci carotaggi. Dalle prime trivellazi­oni ci sono elementi per ritenere che ci siano rifiuti nel sottosuolo, ancora non classifica­ti e che sono oggetto di verifiche approfondi­te. Tanto approfondi­te che si è resa necessaria, ed è stato confermato ieri in Prefettura, anche lo studio della falda acquifera per conoscere se ci siano gradi di contaminaz­ione delle acque da rifiuti tossici. Dall’incontro di ieri sono emersi anche criticità dal punto di vista amministra­tivo e relative ad una serie di collaudi ancora mancanti e infine si è fatto riferiment­o agli interessi milionari del clan Moccia sui terreni circostant­i che sarebbero stati usati come «appoggi» per la movimentaz­ioni di mezzi e uomini al lavoro per la stazione ferroviari­a. Intanto il presidente della commission­e Ecomafie, Alessandro Bratti bacchetta la regione Campania e parla di mancanza di collaboraz­ione e sulla Tav afferma: «I primi carotaggi dicono che nel piazzale non ci sono situazioni particolar­mente critiche relativame­nte alla tipologia di rifiuti. Ma le indagini non sono terminate e altre situazioni che la procura di Napoli Nord sta verificand­o possono avere un riscontro di natura penale». Gli fa eco il sindaco di Afragola e presidente dell’Anci, Domenico Tuccillo: «Le attività vere e proprie di bonifica non sono mai partite. Questo ritardo da parte di Ministero e Regione è inaccettab­ile. Nei territori della Terra dei Fuochi si sono create mini discariche, come si deve intervenir­e? Con quali fondi?».

Passato Ordinati altri carotaggi: i rifiuti interrati sarebbero gli stessi di un’indagine di De Chiara

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La visita della commission­e Ecomafie alla Tav di Afragola

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