Ho dovuto affidare la mia Giorgia a una persona che pago

Da tre giorni mia figlia Giorgia, che frequenta la terza media, e che finora tornava da sola a casa, viene «prelevata» da una persona che devo pagare.

«Una follia». «Una decisione fuori dal tempo». Ho raccolto solo malumori, in questi giorni, intorno alla decisione della scuola di mia figlia di applicare la legge che vieta ai minori di 14 anni di lasciare la scuola se non alla presenza di genitori o loro delegati. A chi l’ha subita è sembrato di essere tornato indietro anni luce. Di aver visto svanire, con un colpo di spugna, quelle piccole ma importanti forme di crescita e di maturazione dei propri figlioli che una dose di emancipazione - andare a scuola e tornare da soli, cosa fattibile in una città di medie dimensioni come Caserta - se l’erano guadagnata «sul campo».

Con termini perentori e stringenti, però - si davano due settimane di tempo - una circolare firmata dalla dirigente scolastica della scuola media «Dante Alighieri», Mariachiara Menditto, metteva l’11 ottobre scorso i genitori degli alunni davanti ad un aut aut. Nonostante le proteste, più o meno motivate con le difficoltà di ottemperare alla richiesta, da mercoledì 25 ci stiamo misurando con la novità. Una iniziativa che ha scontentato tutti e che ha finito col minare gli equilibri di molte famiglie che già si reggevano su «incastri» precari. Prendi una famiglia-tipo come la mia. All’orario di uscita da scuola della mia secondogenita, che frequenta la terza, con papà e mamma al lavoro, un figlio più grande impegnato all’università e l’impossibilità delle due nonne di essere sul posto, non potevamo non ricorrere all’«istituto» della delega. C’è venuta incontro una conoscente, alla quale corrisponderemo però una cifra. La prof le affida la mia Giorgia e lei la lascia andare da sola appena oltre il cancello della scuola, come da nostra richiesta. Fatta la legge, trovato l’inganno. Vivaddio.

Valeria Fedeli ministro dell’Istruzione Cari genitori, alle medie dovete prendere i figli Lo dice la legge. La palla torna dunque a voi perché i presidi non possono fare altro che attuare le leggi dello Stato Italiano e il ministero non farà alcuna circolare