Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Ercolano, «schiaffo» a Boschi
Arriva il sottosegretario, strade piene di rifiuti nonostante l’ordinanza municipale
Alla fine Ercolano ha voltato le spalle al sottosegretario Maria Elena Boschi. Nonostante l’ordinanza con cui si chiedeva pulizia accurata. Gli spazzini hanno interrotto il servizio: strade zeppe di rifiuti. «Schiaffo» al sindaco Pd Buonajuto.
Fiori rossi e fiori lilla. Davanti al Park hotel Miglio d’oro sembra primavera. La lussuosa dimora, scelta dal sottosegretario Maria Elena Boschi per il weekend politico sotto il Vesuvio (se l’è pagato lei) è l’unica del centro antico dove non compaiano cumuli di sacchetti. Basta allontanarsi di pochi passi e voilà, ecco spuntare contenitori di differenziata stracolmi all’angolo della strada.
La «sezione» del Movimento 5 Stelle si trova proprio qui, a un tiro di schioppo dall’hotel. Gli attivisti grillini ieri mattina impugnavano lo smartphone per documentare lo stato pietoso della città degli Scavi. «Guardi le immagini, guardi che schifo — si accalora Edy Di Bonito — solo l’hotel è stato risparmiato. Ovunque i rifiuti e lì fuori i vasi con i fiori». Antonio Russo è un altro attivista, guida turistica agli Scavi. «Nel nostro parcheggio i fiori li hanno proprio tolti. Nelle strade dove vivono i poveracci c’è l’immondizia. Il sindaco voleva mostrare una città più pulita al sottosegretario del suo partito e invece gli hanno dato il benservito».
Che poi, esaurite le polemiche per l’ordinanza con cui il dirigente Olimpio Di Martino, raccomandava una cura particolare nella pulizia, resta sul tappeto la vertenza degli spazzini. Perché hanno scioperato in maniera selvaggia? Che volessero fare lo sgambetto al sindaco Buonajuto appare evidente. C’era già uno sciopero proclamato, ma per il giorno 10 novembre. Invece l’altra notte, poco dopo le 24, una cinquantina di persone ha bloccato i camion della ditta che dovevano uscire dagli autoparchi.
Inutili i tentativi degli autisti: «Da qui non passate». L’azienda ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine. È accorsa la polizia. Si è tentata una difficile mediazione, si è fatto il possibile, compreso inviare autisti e operatori da altri comuni serviti dall’appaltatore. Tutto inutile. I camion non sono usciti per raccogliere. Così ieri mattina la frittata era fatta. Il sindaco ha dovuto incassare il colpo, il «dispetto» e Boschi avrà storto il naso guardando tutta quella indifferenziata che lambiva persino l’ingresso degli Scavi. Ma il sottosegretario non si è data per vinta. E ha affidato a Facebook la replica a chi l’accusava di aver avuto un trattamento di riguardo con l’ordinanza ad hoc.
«Alcuni giornalisti mi attaccano – ha scritto - perché un dirigente del Comune di Ercolano, dove ho prenotato un albergo per andare a dormire durante la conferenza programmatica del Pd, ha chiesto di pulire le strade limitrofe dopo che si era sparsa la voce che avevo prenotato lì. Prenotato a mie spese, naturalmente, trattandosi di incontro di partito. Io capisco tutte le polemiche - aggiunge - anche quelle più false, come quelle sulle banche. Ma mi domando perché devo essere attaccata da grandi commentatori su carta e piccoli manganellatori su web semplicemente perché ho prenotato, a mie spese, un albergo, per andare a un’iniziativa politica?».
E ancora: «Perché devo ricevere insulti e offese anche per questo? Come se non bastasse la marea di odio che i social quotidianamente rilanciano e che i grandi commentatori non considerano». Infine il monito: «Ho un carattere tosto, amici, e qui non si molla, non si molla mai Ma noi andiamo avanti lo stesso, avanti insieme. Rispondendo adesso col sorriso. Ma colpo su colpo».