Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Droni per sorvegliare Pompei
Il vicecapo della Polizia, Alessandra Guidi: «I monumenti nel Sud valgono quanto l’industria» Accordo tra Viminale e Regione: maggiore tutela per Scavi e Reggia di Caserta
Dagli Scavi di Pompei alla Reggia di Caserta. Saranno «i droni e un sistema avanzato di videosorveglianza intelligente» a tutelare i grandi attrattori culturali. Lo ha annunciato il vice capo della Polizia Alessandra Guidi.
Dagli Scavi di Pompei alla Reggia di Caserta. Saranno «i droni e un sistema avanzato di videosorveglianza intelligente, non più esclusivamente passivo» a tutelare i grandi attrattori culturali. Lo ha annunciato il vice capo della Polizia e Autorità di gestione del PON Legalità 2014/2020, prefetto Alessandra Guidi: «Abbiamo chiesto alla Ue — ha precisato — di inserire anche gli attrattori culturali nel programma di finanziamenti in quanto rappresentano essi stessi un volano economico, più di un’azienda, nei territori del Mezzogiorno dove sono presenti». L’occasione per l’annuncio è stata fornita dalla presentazione, in prefettura a Napoli, dell’accordo sottoscritto tra Regione Campania e ministero dell’Interno sui temi della sicurezza e delle legalità. «Un accordo storico — ha sottolineato il prefetto di Napoli, Carmela Pagano — che prevede azioni integrate tra Governo, Regione e Comuni». Ciò che il vicepresidente della Regione, intervenuto con il capo di gabinetto, Sergio de Felice, e con il vice capo di gabinetto, Maria Grazia Falciatore, ha considerato significativo «anche perché questo metodo di collaborazione non si risconta di frequente tra istituzioni pubbliche». Intanto, subisce un ulteriore rinvio l’attivazione della videosorveglianza nel rione Sanità. «Questioni tecniche», dicono. Ma l’attesa ormai nutre solo i sospetti.
Ora, in virtù dell’intesa saranno impiegati 98 milioni di euro di risorse europee dei Por Campania Fesr e Fse e del Pon Legalità 2014/2020. Ieri sono partiti i primi bandi per complessivi 45 milioni di cui 27 impegnati dalla Regione. Gli obiettivi sono quelli di rafforzare gli standard di sicurezza in aree considerate strategiche per lo sviluppo, come le aree industriali di Napoli e Caserta e quelle portuali e retroportuali di Napoli e Salerno; rafforzare la coesione sociale attraverso il recupero dei patrimoni confiscati; favorire l’inclusione sociale e la diffusione della legalità; migliorare le competenze della P.a. nel contrasto alla criminalità. Per la valorizzazione dei beni confiscati è stato pubblicato un avviso congiunto del valore di oltre 34 milioni. Saranno finanziati interventi che prevedono la riduzione dei fitti passivi e che soddisfano i fabbisogni specifici delle comunità locali (asili nido, strutture per l’immigrazione, housing sociale, strutture per l’inclusione e l’aggregazione sociale e culturale). Una task force istituzionale aiuterà l’avvio delle attività per evitare che i beni riutilizzati possano subire un abbandono dopo essere stati assegnati. Inoltre, è stato pubblicato l’avviso Scuola di comunità per sostenere interventi, del valore di 8 milioni, di contrasto alla dispersione scolastica. Tornano ad essere finanziati, dunque, i maestri di strada che per lungo tempo hanno rappresentato un baluardo vero contro la disarticolazione sociale. «Investiamo — ha tenuto a precisare de Felice — sulla formazione del senso civico e sul capitale umano». Tanto che la Regione prepara una «estesa campagna cultura- le finalizzata ad intervenire alle fondamenta del vivere civile» del valore di 2 milioni: sarà promossa presso i Comuni l’adozione di «un regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni» per dare vita a «laboratori urbani».
I giacimenti Gli attrattori culturali nel Mezzogiorno valgono quanto un’area industriale