Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Bassolino-de Magistris, stop dai movimenti «Nessun dialogo con chi ha rovinato Napoli»
Ranieri: «Antonio sbaglia a credere che la sinistra sia ormai fuori dal Pd»
Non piace ai movimenti che sostengono il sindaco il dialogo tra Luigi de Magistris e Antonio Bassolino. Ieri molti commenti ironici dal pianeta «arancione». Sarcastica Eleonora de Majo, consigliera DeMa: «Dovremo dialogare anche con Erdogan sui diritti umani». Critici anche Pietro Rinaldi ed Egidio Giordano. Intanto il dem Umberto Ranieri avverte: «La sinistra non è fuori dal Pd».
NAPOLI La nuova, strana coppia della politica partenopea, Luigi de Magistris-Antonio Bassolino, destabilizza subito. Scassa per dirla alla maniera demagistrisiana. Tant’è che in tarda serata il sindaco deve correre ai ripari: «Esistono storie che non esistono, in queste ore leggo storie di un’alleanza ma la notizia è un’altra: Antonio Bassolino, fondatore del Pd lascia il partito e guarda a Mdp dove ci sono altri che hanno lasciato il Pd».
E ancora: «Mdp non è un alleato del sindaco. Abbiamo un consigliere in maggioranza che aderisce ad Mdp. Non ci sono condizioni di alleanza, al massimo è lui che si avvicina a posizioni nostre, il dialogo è un’altra cosa e con Bassolino abbiamo dialogato anche altre volte». Deve aver letto i post dei suoi fedelissimi. Tra i rivoluzionari arancioni, infatti, non è che l’ex sindaco e governatore goda di grande benevolenza.
Se de Magistris più volte ha detto di aver votato Bassolino a Palazzo San Giacomo, chi per età e per fede politica proprio non l’ha incrociato, oggi storce il naso. E da ieri fioccano post tra il sarcastico e l’arrabbiato. Per esempio quello di Eleonora de Majo, consigliere Dema e anima di Insurgencia e di Partenope ribelle: «Dialogare con Bassolino per il bene della città. Sì, poi con Erdogan per la democrazia in Medio Oriente, con Trump per il disarmo globale e con Salvini per l’apertura delle frontiere». Ci va giù duro pure Egidio Giordano (uno dei portavoce di Partenope ribelle): «Quando gli amici di Bassolino e quelli che hanno affossato il trasporto pubblico ti fanno la guerra, vuol dire che stai facendo le cose giuste». Questo è il tenore.
Più ironico quello di un altro consigliere comunale, Pietro Rinaldi, che utilizza l’hashtag bassoliniano: «#demagistrisdicaalsindaco di Napoli che la stragrande maggioranza dei problemi che abbiamo e su cui sbattiamo la testa ogni giorno, sono i guai e le polpette avvelenate che ci ha lasciato un signore che si chiama Antonio Bassolino».
Rinaldi teorizza una sorta di sdoppiamento della personalità di de Magistris: «Penso che quelle di Luigi siano dichiarazioni da sindaco. Ma il Luigi de Magistris uomo sa benissimo che sono tante le cose tragiche che vengono da quel passato. Facciamo un esempio: le difficoltà di bilancio. Con diecimila dipendenti cosa dovevamo fare? Tagliarli? Abbiamo scelto di difendere i posti di lavoro, che non abbiamo creato noi, e viviamo gravi difficoltà. Poi esiste un tema politico che riguarda il futuro della sinistra: le prossime elezioni saranno uno scontro vecchio-nuovo e la sinistra corre il rischio di rappresentare il vecchio. Io sosterrò qualsiasi cosa, anche vagamente di sinistra, purché lontano dal Pd. I combattenti e reduci verrebbero asfaltati da Renzi e 5Stelle».
Mario Coppeto è il consigliere che ha aderito a Mdp cui fa riferimento de Magistris. Per Coppeto, invece, il matrimonio sarà inevitabile: «Di abbracci strani ce ne saranno altri ancora — spiega —. Perché la legge elettorale ci porta a questo. Così gli abbracci impossibili diventeranno un’alleanza possibile. Capisco che una notizia del genere possa spaccare il mondo di de Magistris, ma a un certo punto bisognerà scegliere da che parte stare. Quanto ai “grandi”, credo che è anche giunto il momento di fare un passo di lato. Serve una sinistra fatta di giovani che vogliono dire qualcosa».