Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Sono da tempo senza un partito
«Per la prima volta mi ritrovo senza un partito». Parole che imbarazzano chi ne avverte il peso.
Parole che lasciano indifferenti (i più) che non percepiscono da tempo il senso della comunità alla quale Antonio Bassolino fa riferimento nel suo addio al Partito democratico.
Anche io, nel mio piccolo ed insieme a circa la metà degli italiani che hanno scelto in questi anni l’astensionismo o il voto di protesta, sono senza un partito da tempo.
Sono senza un partito da anni perché quello che vedevo fare al partito democratico mi sembravano una terribile sequela di errori e di scelte di campo che ne tradivano la vocazione popolare e le radici sociali e cristiane per le quali era nato. Non mi riferisco al ritornello Renzi sì/Renzi no che non ha nessun valore in una scelta collettiva condivisa in un grande partito di massa, ma alle opzioni che il Pd ha fatto in questi anni. Che pena vedere ridotte questioni fondamentali come i diritti civili, dallo ius soli alle politiche sulla disabilità o sul lavoro a mere questioni di opportunità per slogan e tweet buoni per un titolo sui giornali. Quale
malinconia, nello specifico di Napoli, avere osservato lo «scuorno» di primarie opache e di candidati a sindaco sostenuti da un comitato finito sotto inchiesta per aver riempito le liste elettorali di cittadini ignari senza nessuna conseguenza.
Salvo poi gridare al complotto dei giudici quando, immancabili, giungeranno alle conclusioni di una indagine che non lascia dubbi al lettore attento. Sono senza un partito da anni da quando non riesco più a votare scegliendo un candidato che possa garantirmi che starà irriducibilmente dalla parte dei senza lavoro, dei poveri, dei disabili e di quelli che chiedono giustizia senza violenza.
Sono senza un partito ogni volta che le scelte che i partiti compiono sono orientate al familismo più esplicito con figli, fidanzate, compagni ed amanti che vengono arruolati in funzione del vincolo di fedeltà agli uomini potenti e non alle idee. Benvenuto Antonio Bassolino nella comunità civile dei senza partito. Benvenuto tra quelli che, nonostante questi partiti, continuano a sentire che la politica ha solo una funzione, quella di stare affianco e trasformare la solidarietà verso i più deboli in azioni concrete.