Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Paola: io, mamma che non ha aiuti
Io non ho l’aiuto in casa che hanno altre mamme, per questo ho dovuto lasciare i vigili urbani» spiega Paola Carotenuto (foto), ex agente.
NAPOLI I vigili vincitori del concorso 2000 stanno raccogliendo adesioni in calce ad un appello che esprime «solidarietà a Paola Carotenuto, ormai ex-collega: il disagio in cui Paola si è trovata è diffuso e generalizzato fra i lavoratori e le lavoratrici del Corpo, in particolare fra le donne che più di tutti risentono dei sacrifici necessari per portare avanti le famiglie. L’impossibilità di prevedere il turno del giorno seguente, il più delle volte portato a conoscenza dei lavoratori a pomeriggio inoltrato, impedisce a chiunque di programmare la propria vita familiare...».
A Paola Carotenuto, la dottoressa in Lettere assunta nei vigili sette anni dopo il concorso, madre di due bambini di 8 e di un anno e mezzo, che ha scelto di tornare a fare un lavoro precario presso un privato quando si è vista negare il part time, non è piaciuta la replica del comandante dei vigili Esposito ospitata su questo giornale. «Mi offende sentire che volevo solo il weekend libero» dice la 42enne che ha raccontato i motivi delle dimissioni in una lettera al sindaco de Magistris: «Nella mia richiesta di part time diedi chiara disponibilità anche per i festivi, di domenica infatti posso avere l’aiuto di mio marito in casa. Ho due figli e ben 300 giorni di congedo parentale mai presi, ne ho usufruito di sabato e domenica ma nei primi sei mesi di lavoro quando i 91 nuovi assunti erano in regime di part time al 50% ed impiegati soltanto nei weekend. Io ho lasciato un posto fisso per guadagnare meno, per una disorganizzazione che non ci permette di organizzarci la vita. Trecento vigilesse “riescono ad essere lavoratrici bravissime e anche mamme eccezionali”? C’è anche chi ha una nonna, un marito che torna alle 17 e sta coi bimbi. Io non ho aiuti ma non per questo devo essere punita o devo rinunciare a un lavoro. All’assunzione nei vigili mi fu assicurato che il part time o la rinuncia alla turnazione erano possibili. E sono tante le mamme in difficoltà, cosa ci vuole a alternarsi programmando turni fissi mattina-sera nei giorni pari-dispari, risparmiando uno stillicidio quotidiano alla fureria ogni sera, quando coi turni last second e l’ansia di sapere cosa ne sarà degli impegni coi figli del giorno dopo il caos è alle stelle? Sono in “sotto-organico e non c’è altra soluzione”, quindi preferiscono perdere una lavoratrice che potevano conservare all’80% ? Guadagnerò meno, ma sono fortunata. Penso alla collega che ogni notte torna a Benevento dai figli da sola in auto e non ha alternativa».
Mi spiace molto che il generale Esposito parli di «lavoratrici bravissime e mamme eccezionali» ma io non ho l’aiuto che hanno altre in casa