Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Precari sanità C’è il via libera alle assunzioni
NAPOLI Via libera alla stabilizzazione dei precari nella sanità campana. I prossimi concorsi contempleranno, infatti, una quota — che può arrivare fino al 50 per cento — riservata agli operatori in regime di Co.co.co e Co.co.pro. È quanto ha annunciato Vincenzo De Luca dopo un vertice con i dirigenti del ministero della Salute. «Stabilizzeremo tutti — ha detto il governatore e commissario per il piano di rientro dal debito sanitario — ed entro fine mese avremo anche il nuovo piano ospedaliero. Quella della sanità è la nostra sfida principale». L’accesso alla opportunità delle assunzioni è legato alla validazione del piano di riordino ospedaliero della Campania e a quello del fabbisogno del personale. Mentre i precari — tra i quali, secondo gli uffici di palazzo Santa Lucia, sarebbero particolarmente numerosi gli anestesisti, gli ortopedici e i farmacisti — sarebbero oltre un centinaio, per lo più in attività tra le province di Napoli e Caserta. «Dopo il primo sblocco — ha continuato De Luca — facciamo un altro passo avanti. Entro l’anno chiuderemo le procedure e per l’inizio del prossimo espleteremo i concorsi».
Il presidente della Regione, su Lira Tv, ha quindi toccato i temi politici più attuali. A partire dalle elezioni siciliane. Non risparmiando fendenti all’indirizzo della Commissione Antimafia presieduta da Rosi Bindi: «Sono stati lì dieci giorni fa. Ma hanno comunicato che era troppo tardi per esaminare i cosiddetti candidati impresentabili. La Bindi non aveva tempo. Eppure ricordo che in occasione delle elezioni regionali in Campania la commissione Antimafia fu convocata il venerdì mattina, prima del voto, alle 12, terminando dopo nove minuti l’esame di tutti i candidati della Campania. Dopo un paio d’ore venne convocata una conferenza stampa per indicare gli impresentabili, tra questi c’era il mio nome. Un lavoro indegno e incivile. Nel caso della Sicilia non hanno trovato il tempo. Ma poi sono stati scoperti impresentabili in una lista di centrodestra, lasciando ai 5 Stelle la possibilità di organizzare una grande campagna di denuncia, sebbene sia stato verificato che c’era un candidato condannato anche nella loro lista. Capita, non mi meraviglio se ci sono centinaia di candidati. Ma per le 5 Stelle sono 40 i candidati, potevano controllare meglio. La demagogia ha le gambe corte. Cosa significa impresentabile? La legge fissa i requisiti e stabilisce se puoi candidarti. Non è un giudizio morale. L’ etichetta di impresentabile può rovinare la vita - ha concluso De Luca - ma l’importante è strappare un titolo ai giornali». De Luca ha poi salutato con soddisfazione la stretta sulla pubblicazione delle intercettazioni («molti scambiano per libertà di cronaca la distruzione di un essere umano: ma questa è libertà di delinquere») e si è detto contrario al Rosatellum («Il problema è avere un sistema che consenta di avere un vincitore certo. Sebbene possa capitare che con il maggioritario secco, che piacerebbe a me, vada al Governo anche qualche incapace, come nel caso del sedicente sindaco di Roma»).