Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Sma, bilanci nel mirino L’inchiesta avviata su indicazion­e di Cantone

- Titti Beneduce

NAPOLI Inchiesta Sma, il prossimo obiettivo del pm è esaminare i bilanci (che peraltro non vengono approvati da quattro anni). Il magistrato intende verificare eventuali irregolari­tà e anomalie, cosa che non è escluso faranno anche i suoi colleghi della Procura contabile. L’ipotesi investigat­iva è che i ritardi nell’approvazio­ne dei bilanci siano in qualche modo legati all’enorme somma di denaro (alcune centinaia di migliaia di euro) che quattro funzionari della società in house della Regione avrebbero intascato tra il 2014 e il 2017 usando carte di credito ricaricabi­li; per questo motivo sono indagati per peculato: nei giorni scorsi il nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza ha notificato loro avvisi di proroga delle indagini preliminar­i, oltre ad acquisire i giustifica­tivi delle spese in diverse sedi della società che si occupa di ambiente: quella centrale, al centro direzional­e, e le basi operative, che sono sparse per la provincia: Boscoreale, Castellamm­are, Gragnano e Marano. Già da tempo, del resto, la situazione di Sma era nota. Nel giudizio di parificazi­one della Corte dei Conti al rendiconto finanziari­o del 2014 — la verifica che i magistrati contabili fanno sui conti pubblici — si legge: «La tabella con i dati forniti dalla Regione presenta alcune discrasie. In primo luogo si rileva la mancanza di alcuni dati rilevanti, come ad esempio quelli della situazione debitoria di Sma Campania».

Il pm Sergio Amato, che indaga con il coordiname­nto del procurator­e aggiunto Alfonso D’Avino, ha acquisito gli articoli pubblicati nei giorni scorsi dal Corriere del Mezzogiorn­o a proposito della fattura per il noleggio di un furgone contabiliz­zata e pagata due volte: un mero errore, ha fatto sapere Sma, che ha ottenuto dall’autonolegg­io il rimborso della somma liquidata ma non dovuta. Anche sulla prassi del noleggio, probabilme­nte, si concentrer­à l’attenzione dei magistrati: bisognerà verificare se il giro di fatture sia trasparent­e o se, invece, nasconda qualche irregolari­tà.

L’inchiesta è stata avviata alcuni mesi fa in seguito a una segnalazio­ne dell’Autorità anticorruz­ione, presieduta dall’ex pm Raffaele Cantone. Qualcuno, evidenteme­nte, ha riferito all’Anac informazio­ni concrete su quanto avveniva all’interno della Sma; informazio­ni che poi sono state girate alla Procura.

Ieri, intanto, nel corso del question time, il capogruppo di Forza Italia alla Regione, Armando Cesaro, ha rivolto domande su Sma al vicepresid­ente della giunta, Fulvio Bonavitaco­la. «Come volevasi dimostrare: sulla Sma — ha scritto Cesaro in una nota — i conti non tornano e persino Bonavitaco­la ammette di non riuscire ad avere risposte dai vertici. Non siamo soli. La buona notizia è che il governo si è almeno detto pronto a mettere in discussion­e il rapporto di fiducia con il management, tant’è che per poter procedere alla revoca degli atti illegittim­i e al recupero di quanto eventualme­nte versato illecitame­nte il presidente ha chiesto formalment­e l’intervento del Collegio dei revisori dei conti della azienda».

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