Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«Sono fortunato perché mia moglie lavora»
NAPOLI «Ho 8 stipendi arretrati - gli ultimi 4 mesi e 4 che furono congelati nel 2011 - eppure, rispetto ad altri, sono fortunato. Almeno mia moglie lavora. C’è chi va avanti solo grazie alla solidarietà tra colleghi».
Parole di Claudio Massa, 59 anni, una moglie ed un figlio. È tra i veterani di Città della Scienza, dove fu assunto a tempo indeterminato nel 1999. Modellista, crea gli oggetti in esposizione nel museo e nei laboratori. Il suo salario è di 1380 euro netti al mese.
Come vive questa difficile situazione?
«Sono arrabbiato ed indignato. Questa crisi non è certo la prima, nonostante Città della Scienza sia una realtà che sta sul mercato. In pochi mesi 200.000 persone hanno già visitato Corporea. Accogliamo scolaresche da tutta Italia, perfino dalla Sardegna, ma pare che questo non basti». Cosa non ha funzionato? «Se ogni tot anni ci si trova di fronte ad una crisi ciclica è chiaro che ci sono gravi responsabilità di chi ha ricoperto il ruolo di segretario generale e di chi è stato in consiglio di amministrazione. Città della Scienza è un patrimonio di Napoli». Altri momenti critici? «Nel 2011 abbiamo accumulato stipendi arretrati per un anno. Fu drammatica, naturalmente, anche la situazione dopo l’incendio a marzo 2013. Un anno in cassa integrazione, ma almeno allora c’era speranza. Scattò una campagna di solidarietà che ha permesso di racimolare quasi un milione e mezzo di euro. Arrivarono 15 milioni dall’assicurazione». Chi può darvi una mano? «La Regione che finanzia per il 90% la Fondazione. De Luca ha ragione nel pretendere un rinnovamento del management. La rinascita certo non può essere affidata a quelli che hanno crerao una voragine di 12 milioni ed ora chiedono due milioni alla Regione, minacciando, se non li avranno, di tagliare gli stipendi e mettere 13 dipendenti alla porta».