Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Mario Rui un mistero che potrebbe sorprenderci
Oggi contro il Chievo è favorito al posto dell’infortunato Ghoulam Jorginho si veste di azzurro alla corte di Ventura
Chissà per quanto tempo e in che maniera ci toccherà ricordare la serata di mercoledì e la partita col Manchester City.
Magari riusciremo comunque ad accedere agli ottavi di Champions, e potremo parlare di un meraviglioso confronto faccia a faccia con una delle squadre più forti del mondo; o dovremo masticare amaro, perché la sconfitta chiara e bruciante ci costringerà a un’onerosa e difficile Europa League.
NAPOLI «Gli esami non finiscono mai», suggeriva Eduardo De Filippo. Il Napoli al «Bentegodi» dovrà affrontare un test di maturità soprattutto sotto il profilo psicologico, dovrà essere in grado di tenere le mani sul manubrio nonostante la tempesta abbattutasi in questi giorni con la sconfitta contro il Manchester City e soprattutto l’infortunio di Ghoulam. I problemi non sono finiti, Mertens contro i Citizens ha accusato un leggero risentimento ai flessori e Reina nella giornata di ieri ha avvertito dei fastidi alla schiena. Entrambi dovrebbero essere comunque in campo al «Bentegodi», se Pepe non dovesse farcela è pronto Sepe. A Verona c’è bisogno di un segnale e in questi casi Sarri ha scelto i titolarissimi, una prassi per le partite che precedono le soste, come per Napoli-Cagliari, la sfida che ha preceduto l’ultimo stop per gli impegni delle Nazionali. Mario Rui è in vantaggio sulla soluzione adottata mercoledì in emergenza, con Maggio a destra e Hysaj a sinistra. Sarri l’ha definito la priorità per sostituire Ghoulam e il terzino portoghese sembra averlo convinto a regalargli il debutto stagionale dal primo minuto. Mario Rui, se raggiungerà brillanti livelli di condizione, può svolgere il lavoro di Ghoulam nello sviluppo di gioco sulla catena di sinistra, è stato Sarri a richiederlo in sede di mercato. «Con Mario Rui risolveremo il problema della fisicità», ha utilizzato l’ironia Sarri per analizzare il vizio dei gol subiti di testa dal Napoli. Un dibattito che risale alla scorsa stagione, in cui gli azzurri hanno incassato nove gol di testa. Nello stesso punto dell’annata precedente, il Napoli ne aveva subiti solo due, quelli di Dzeko ed Aboubakar, il dato si è addirittura triplicato, gli azzurri in sei occasioni hanno pagato dazio sul gioco aereo: tre in campionato (Izzo, Falcinelli, Cristante) e tre in Champions League (Ferreyra, Otamendi e Stones). Il duello al «Bentegodi» è interessante, con cinque gol il Chievo è la squadra che ha segnato di più di testa mentre il Napoli è quella che ne ha concessi di più in percentuale con questo fondamentale (tre su otto in campionato, il 38%). Tre delle cinque reti messe a segno di testa dal Chievo Verona portano la firma di Inglese, che vivrà una gara dal sapore particolare essendo di proprietà del Napoli e pronto ad un eventuale trasferimento a gennaio. L’anima della manovra dovrebbe essere Jorginho, che ieri ha festeggiato la convocazione di Ventura per il play-off contro la Svezia valido per la qualificazione ai Mondiali di Russia 2018. «E’ il risultato di tanti anni di lavoro, Jorginho è felice di essere stato convocato in un momento così importante per il calcio italiano, che lotta per andare ai Mondiali. L’ha saputo ieri pomeriggio, mi ha subito telefonato e gli ho fatto i complimenti», racconta il suo procuratore Joao Santos. Zielinski scalpita, il suo cambio di passo contro il Chievo Verona potrebbe essere un’arma interessante ma per il gioco delle coppie in mediana, quando c’è Jorginho, Allan è favorito. In attacco non ci sono dubbi, tocca al «tridente dei piccoletti», Mertens è pronto a disputare la sua dodicesima partita consecutiva da titolare.
6 I gol di testa subiti dal Napoli tra campionato e Champions 5 I gol di testa messi a segno dal Chievo: tre portano la firma di Inglese