Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Mattone. «Finalmente, finora il cibo era rancio»

- A. P. M.

«Il cibo attualment­e servito a Poggioreal­e? Chiamiamol­o pure rancio. Io non lo mangerei di certo». Antonio Mattone è volontario nelle carceri da oltre dieci anni, una esperienza sulla quale ha scritto anche un libro. «Questo bando introduce innovazion­i importanti. Al momento — racconta — i detenuti più poveri mangiano dal cosiddetto carrello. Gli altri fanno la spesa a costi molto più sostenuti di quelli ordinari. L’addetto prende le ordinazion­i cella per cella e compra gli ingredient­i, se non vengono portati dai familiari, e i prezzi sono alti». La cucina in carcere ruota intorno alla creatività. Si cuoce sul fornello a gas, ogni cella ha una bombola, e i più audaci hanno trovato anche il modo di infornare. «Sistemano gli sgabelli metallici sul fuoco — racconta Mattone — e poi ci mettono una coperta sopra. Così cucinano al forno. Pericoloso? Forse, ma l’incidenza di problemi è fortunatam­ente bassa negli anni». di Giustizia ha stabilito per l’anno 2018 per i detenuti che lavorano in carcere. Coloro che si occupano per esempio delle pulizie, dello smistament­o della posta, prenderann­o l’83 per cento in più rispetto allo scorso anno. Questo vuol dire che ognuno di loro guadagnerà fino a 1000 euro al mese con in più la tredicesim­a e la quattordic­esima, quasi quanto percepisce un agente che lavora decine di ore al giorno, per esempio, in un supercarce­re come quello di Secondigli­ano.

«Dopo l’aumento della retribuzio­ne del lavoro dei detenuti ulteriori fondi verranno stanziati per il loro vitto. Tutto questo risulta paradossal­e se si pensa che i contratti degli agenti penitenzia­ri sono fermi da più di 9 anni. Chiediamo al governo maggior attenzione per la Polizia Penitenzia­ria in servizio nelle carceri, ultimo baluardo di un sistema in crisi da parecchio tempo con ataviche problemati­che irrisolte ed una politica fallimenta­re del governo per quanto concerne gli operatori della sicurezza», dice Ciro Auricchio, segretario regionale dell’associazio­ne sindacale Uspp.

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