Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Palazzo Maddaloni Ecco un’altra statua che non c’è più
NAPOLI La foto è del 1979, pellicola in bianco e nero. Mostra il profilo di una grande statua proprio al centro della Loggia del Fanzago, a Palazzo Maddaloni. Molto probabilmente rappresenta la Fortuna perché con il braccio sinistro sostiene una grande cornucopia dalla quale escono monete. A scattarla Antonio Niego per illustrare uno dei volumi sull’architettura cittadina da lui ideato. Il titolo è «Palazzo Maddaloni allo Spirito Santo» edizioni Regina, Napoli 1979. E il mistero che avvolge la dimora nobiliare voluta tra il 1580 e il 1585 per volere del Duca Cesare D’Avalos, Marchese d’Aragona, che acquistò un terreno dalla famiglia Pignatelli di Monteleone, si accresce. Negli anni seguenti il palazzo venne completato da Cosimo Fanzago che realizzò la loggia barocca e su di essa mise svariati busti, dodici secondo alcune testimonianze, e alcune statue. Ora, sulla terrazza a grandi volte appena restaurata non c’è più nulla. I busti, come ha raccontato il Corriere, sono spariti nel nulla. Tranne quattro, a quanto pare, affidati dalla Soprintendenza a un inquilino per difenderli dai ladri. Cosa raccontata dallo stesso inquilino, che vuole restare anonimo, al presidente della Seconda municipalità Francesco Chirico. E versione confermata anche da Guido Donatone. «Ha fatto bene spiega - il Corriere a lanciare un allarme a cui segue la richiesta da parte della locale Municipalità di avere ampie informazioni sulla scomparsa dei busti di marmo che decoravano il loggiato. Si tratta di rare sculture bifronti che sono stati cautelativamente conservati all’interno prima del restauro del palazzo dal proprietario della cosiddetta “Sala Maddaloni” al quale si deve l’interessamento per il noto recupero a Bergamo da parte dei carabinieri del trafugato mascherone ligneo che deve ancora essere risistemato sul portale. I lavori di restauro non sono finiti malgrado l’“inaugurazione” del palazzo nel febbraio 2016 da parte del sindaco de Magistris. I lavori sono fermi per un contenzioso nel condominio e non si sa quando riprenderanno». E la statua fotografata da Niego nel 1979 qualcuno sa dove si trovi? Si aspettano ancora chiarimenti dalla Soprintendenza.
Io e mia moglie ci siamo divisi i compiti ma per me è sempre più difficile restargli accanto È difficile non poter decidere nulla se non all’ultimo minuto a causa di questo tipo di turni