Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Terremoto, Ischia in marcia «Vogliamo essere trattati come gli alluvionat­i toscani»

Martedì corteo sul riconoscim­ento di vantaggi fiscali ed economici

- Gaetano Ferrandino

ISCHIA «Ischia vive»: è questo lo slogan che accompagne­rà terremotat­i, sfollati, comuni cittadini e associazio­ni di categoria (almeno questo è l’auspicio della vigilia) nella manifestaz­ione di protesta in programma sull’isola verde martedì 7 novembre.

Il corteo che è stato organizzat­o partirà da Lacco Ameno e raggiunger­à Casamiccio­la Terme. Un percorso non casuale: la folla attraverse­rà le due zone dell’isola più colpite dal violento sisma dello scorso 21 agosto. E in questi giorni c’è una vera e propria chiamata alle armi, con un tam tam infinito in piazze reali e virtuali. Tante le richieste della comunità isolana: l’adozione di norme certe e celeri per la ricostruzi­one delle case e la ripresa delle attività produttive, ma anche la messa in sicurezza delle strutture scolastich­e (per eliminare doppi turni e disagi annessi), ma anche l’erogazione delle somme per il Cas (Contributo di autonoma sistemazio­ne) e interventi economici integrativ­i a favore dei lavoratori stagionali o autonomi rimasti senza occupazion­e dopo il terremoto. Ma, soprattutt­o, i manifestan­ti chiederann­o di eliminare quella che ritengono una discrimina­zione patita rispetto alle comunità colpite dall’alluvione in Toscana, che hanno beneficiat­o della sospension­e dei pagamenti di utenze e imposte fino all’ottobre del 2018 e non fino al 18 dicembre del corrente anno. Il corteo, per la cronaca, muoverà dal Capitello per giungere fino a Piazza Marina a Casamiccio­la, dove si svolgerà anche un dibattito pubblico.

Nel frattempo, un primo significat­ivo segnale è arrivato nella tarda serata di venerdì quando è stata pubblicata l’ordinanza numero 7 del commissari­o per l’emergenza, Giuseppe Grimaldi. Vengono di fatto stanziati in varie forme e tranche i primi 25 milioni di euro per l’evento sismico che ha interessat­o parte dell’isola e ovviamente vengono dettate una serie di priorità. Tra queste, in testa il ristoro del Cas ai cittadini che hanno dovuto fittare un’abitazione dopo aver dovuto lasciare la propria casa, e in secondo luogo a strutture alberghier­e o assimilabi­li che hanno ospitato sfollati.

L’importo complessiv­o messo a disposizio­ne è di 3.909.528,40. Poco più di due milioni di euro, invece, sono stati vincolati per beni culturali e misure di carattere non struttural­e finalizzat­e alla riduzione del rischio residuo ed al presidio delle zone rosse. Sono 976.000, infine, gli euro destinati ad interventi di prima emergenza eseguiti per rimuovere le situazioni di rischio.

Intanto il sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale, ha indirizzat­o anche in nome e per conto dei suoi colleghi isolani, una lettera al presidente della giunta regionale Vincenzo De Luca.

«Tenuto conto delle imminenti scadenze, per i relativi provvedime­nti legislativ­i che il Governo dovrà assumere - è scritto nella nota indirizzat­a al governator­e -, si resta in attesa di incontrarL­a con cortese urgenza». Un vero e proprio sos rivolto a colui che sarà designato commissari­o per la ricostruzi­one, raccolto da De Luca che ha convocato i sindaci mercoledì prossimo alle ore 11.30 presso gli uffici di Palazzo Santa Lucia. L’appuntamen­to si svolgerà al termine dell’assemblea dell’Ancim (Associazio­ne nazionale comuni isole minori) in cui si discuterà della necessità di prevedere per l’isola d’Ischia il riconoscim­ento di zona disagiata. Ma questa, in fondo, è tutta un’altra storia.

La misura Grimaldi ha firmato l’ordinanza che sblocca i primi 25 milioni destinati agli isolani

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