Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Antica di Napoli
All’istituto superiore Isabella d’Este-Caracciolo la tradizione va a braccetto con le nuove tecnologie
Una scuola d’eccellenza che mette insieme la tradizione per l’arte sartoriale napoletana e i nuovi processi di industrializzazione e tecnologie. Così l’Istituto superiore Isabella d’Este-Caracciolo insegna ai suoi studenti a “fare moda” attraverso le diverse fasi di ideazione, progettazione e realizzazione. La dirigente scolastica, Giovanna Scala, da cinque anni al timone della scuola, spiega: «Sono due gli indirizzi che offriamo, il tecnico moda e il professionale moda. Il primo indirizzo dà la possibilità di mettere a frutto le conoscenze dell’arte sartoriale antica di cui Napoli è maestra, con la possibilità di applicazione di standard industriali, il secondo è più legato al settore prettamente artigianale». Nell’offerta formativa anche il settore delle calzature e degli accessori, una chance in più per trovare poi lavoro. Alcuni alunni, infatti, dopo l’esperienza dell’alternanza scuola-lavoro, hanno trovato posto in un’azienda calzaturiera di San Sebastiano al Vesuvio, che crea scarpe per Chanel.
Un punto fermo per l’istituto d’Este-Caracciolo: dare la possibilità, concluso il percorso di studi di cinque anni, di trovare un impiego. «Tra l’altro - aggiunge la dirigente - la nostra scuola è l’unica del Sud Italia che ha il settore delle calzature. Oggi ormai le aziende del settore moda non assumono più con l’apprendistato ma con l’istruzione e la formazione scolastica, per questo ci prodighiamo affinché i nostri standard siano a livello di eccellenza, sicuri che poi i nostri allievi troveranno uno sbocco lavorativo».
L’istituto partecipa a molte iniziative cittadine facendosi sempre apprezzare per le sue creazioni di qualità. Il mese di ottobre ha visto gli studenti protagonisti di diverse attività con sfilate (ultima quella legata alla manifestazione degli Stati generale del mare) e alle giornate del Fai. La scuola stessa è stata sede di un importante congresso nazionale nel settore.
Sul piano delle collaborazioni, due le attività cui la dirigente sta rivolgendo il proprio interesse: «Per un’azienda senese – conclude Giovanna Scala - stiamo realizzando uno scambio commerciale per cui forniremo noi i prodotti da immettere sul mercato orientale, un altro progetto in itinere è con gli Stati Uniti». Questi i progetti, a cui va affiancato un sogno nel cassetto della dirigente: formare una cooperativa composta dagli alunni per far lavorare tutti.