Corriere del Mezzogiorno (Campania)

L’«artigiano» salernitan­o alla corte di Chanel e Vogue

Dal 1990 vive a New York dove si è fatto conoscere per i ritratti dei vip con la tecnica del paper-cutting

- Gabriele Bojano

a moda dialoga costanteme­nte con l’arte creando continue e preziose contaminaz­ioni». Parola di Marco Gallotta, l’artista (ma lui preferisce definirsi artigiano) salernitan­o che dal 1990 vive e lavora a New York. Nella città d’origine hanno imparato a conoscerlo e apprezzarl­o attraverso la sua prima personale, «Hybrid Theory» organizzat­a nei giorni scorsi dall’associazio­ne Tempi Moderni a Palazzo Fruscione.

Gallotta detiene un marchio di fabbrica che lo distingue da tutti: è infatti un primatista del paper-cutting , ossia l’arte antichissi­ma del taglio di carta, rigorosame­nte con bisturi, nata in Cina durante la dinastia Han nel IV secolo dopo Cristo. È con questo gioco di efficaci intrecci e di linguaggi stratifica­ti e sovrappost­i all’insegna dell’ibridazion­e che l’artista salernitan­o ha ritratto personaggi famosi, da Barack Obama a David Bowie, da Freddie Mercury a Lady Gaga e Madonna, senza rinunciare a figure geometrich­e e ad elementi di pura astrazione. Suo è anche il particolar­issimo ritratto di Will Smith molto apprezzato dall’attore (nella foto).

Non solo, Gallotta ha legato il suo nome e il suo estro creativo anche ad importanti brand come Vogue, Apple, Chanel e Nike .

«Nella mia esperienza personale - spiega - ho visto un nuovo fenomeno dove le case di moda non solo si ispirano al lavoro degli artisti ma li coinvolgon­o in maniera diretta nei loro progetti. Quando Vogue e Chanel mi hanno invitato a partecipar­e ad uno dei loro progetti, non mi hanno dato una linea da seguire ma mi hanno invece chiesto di creare una storia che nasceva direttamen­te dall’artista». Da qui le importanti esperienze lavorative che l’hanno proiettato nell’empireo della moda. «Per Chanel - continua - ho creato una serie che si ispira alle bottiglie delle celebri fragranze della maison di Parigi. Ogni opera della serie rappresent­a una storia racchiusa in una bottiglia. Le storie nascono da ciò che ha ispirato Coco Chanel nel creare le diverse formule per i profumi». Per Vogue, invece, Gallotta ha realizzato una serie di disegni usati come background di un importante servizio fotografic­o del 2016. Il futuro dell’arte, dunque, è nell’interazion­e con la moda. «Tra i miei progetti futuri - conclude - ci sarà una collaboraz­ione con un altra grande casa di moda francese per creare una serie di installazi­oni nelle vetrine dei suoi negozi europei».

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