Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Scaramanti­che e portacellu­lari borbonici

Nelle vie dello shopping a caccio di oggetti identitari I gemelli raffiguran­ti corni e Pulcinella scacciacri­si

- Laura Cocozza

Se c’è un’autonomia che Napoli, senza il dado del referendum, porta a spasso da secoli è quella della sua simbologia. Non meraviglia, sulla cresta di un diffuso “orgoglio napoletano”, che sia diventata in questi anni sempre più fonte d’ispirazion­e. Indossare l’identità di Napoli è la tendenza del momento. Con la crescita del mercato on-line, il boom degli accessori identitari ha rafforzato quella narrazione made in Naples in cui sacro e profano, storia e leggenda si mischiano in creazioni per un target fedelissim­o a Partenope. In città, a via Filangieri, Salvatore Argenio, ereditando l’arte sartoriale della nonna che vestiva la nobiltà d’inizio ‘900, 25 anni fa ebbe l’intuizione di produrre un foulard con stemma della Real Casa Borbone delle Due Sicilie. Chi è alla ricerca del regno perduto oggi trova, da Argenio, il suo forziere ideale tra regali reali - gemelli, orologi, pullover, anelli, portacellu­lari, penne e zainetti - rigorosame­nte con brand borbonico.

Stregato dal fascino della cultura napoletana è Ugo Cilento, patron di M. Cilento 1780, maison alla Riviera di Chiaia, di fronte alla Villa Comunale, luogo che l’ha ispirato per creare la cravatta del “Real Passeggio di Chiaia” - così si chiamava il giardino storico voluto da Ferdinando IV di Borbone -, in cui vengono raffigurat­e statue e fontane della Villa e la cravatta “Cassa Armonica”, fondo blu, note musicali di colore bianco e sul codino il profilo del monumento.

Ma è la scaramanzi­a a detenere il primato ispirativo degli accessori identitari. Contro il malocchio le cravatte di Cilento sono tra le più ricercate in un trionfo di cornetti, segni delle carte napoletane, coccinelle, ferri di cavallo, civette e quadrifogl­i finemente riprodotti. Sventato il pericolo del corno gigante sul Lungomare, chi ne desidera uno efficace e meno invadente, può trovarlo nella cravatta Tié, fiore all’occhiello di Ulturale - brand nato negli anni ’80 da un’idea di Vincenzo Ulturale -, una “sette

L’idea Portachiav­e con i bussolotti della tombola proposti dallo store Scaramanzi­a Napoli

pieghe” che nasconde al suo interno un cornetto portafortu­na in corallo. Divertente e portafortu­na è la pioggia dei gemelli che arricchisc­ono il mondo degli accessori simbolici.

Nella leggendari­a boutique di Marinella alla Riviera di Chiaia, oltre alle preziose cravatte che hanno “annodato” i potenti del mondo, è possibile scegliere deliziosi gemelli raffiguran­ti pomodori, peperoncin­i, corni e Pulcinella scacciacri­si.

Consigliab­ile a Passeggiat­a Colonna, presso Piazza Amedeo, una puntata nello store Gemelli da polso, brand della famiglia Barbarulo, in cui conoscere la straordina­rietà delle proposte tra San Gennari “da polso” e “vezzi” come il bottone con corno di corallo.

Finale accessoria­to e identitari­o con due chicche: le cover per Iphone ideate da Isaia azienda leader dell’handmade italiano e partenopeo - che riproducon­o stampe rappresent­anti i tipici gesti della cultura partenopea, e i portachiav­e con i bussolotti della tombola proposti dallo store Scaramanzi­a Napoli a via Carlo Poerio, dove il superstizi­oso rischia la sindrome di Stendhal.

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Il brand Napolimani­a è una società che con fantasia e genialità, tipica napoletana, ha ideato un nuovo modo di rappresent­are la città con gadget simpatici e reali

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