Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«Villa Massa» diventa tutta spagnola
Completata l’acquisizione della società sorrentina che produce (soprattutto) limoncello
NAPOLI Si è trattato di un’acquisizione prevista già nel 2006 quando il colosso spagnolo del beverage Zamora Company acquistò il 51 per cento del liquorificio sorrentino Villa Massa, apprezzato nel mondo per la produzione di Limoncello ottenuto esclusivamente con gli ovali Igp. Nell’accordo sottoscritto undici anni fa era infatti presente una clausola ad hoc che prevedeva la possibilità di arrivare al 100 per cento. E così è stato. I fratelli Sergio e Stefano Massa hanno ceduto il 49 per cento ancora in loro possesso. La notizia è stata diffusa attraverso una nota congiunta.
Il gruppo iberico, proprietario anche di una significativa quota nell’azienda che produce il rum Matusalem, ha ribadito lla volontà di non recidere il rapporto di Villa Massa col territorio. «L’acquisizione - ha spiegato l’amministratore delegato di Zamora Company Emilio Restoy - risponde all’impegno preso con la famiglia Massa di investire nei valori tradizionali del marchio, mantenendone l’identità e l’autenticità come nel caso dell’igp Liquore di limone di Sorrento ed ampliando la visibilità globale della propria offerta».
In ogni caso, i soci uscenti non perderanno completamente i rapporti con l’azienda fondata nel 1991 riprendendo una tradizione familiare risalente al 1890. Attraverso una controllata della holding Agritalia continueranno a fornire assistenza a Villa Massa. «Del resto - ha ricordato Stefano Massa - il prodotto sarà ancora identificato col nostro cognome e sull’etichetta continuerà ad essere rappresentata la nostra casa».
A favorire l’acquisizione del 100 per cento anche il superamento della crisi economica che aveva portato a una contrazione di circa del 25 per cento della domanda di liquori. Attualmente la produzione è risalita a un milione di litri all’anno, dei quali circa il 95 per cento è rappresentato dal liquore di limoni. Il rimanente da altri liquori legati alla tradizione sorrentina, quello di arance, di mandarini, alle noci, oltre alla crema di limoncello. Il fatturato complessivo è di poco inferiore agli 8 milioni di euro. L’azienda vanta una presenza in più di 50 Paesi.
Quattro anni dopo la fondazione il G7 di Napoli rappresentò un’importante vetrina per il produttore. Il liquore di limoni sorrentini fu scelto per concludere pranzi e cena dei sette grandi della Terra. Uno spot pubblicitario non cercato che fu il preludio dello sbarco sulle principali reti televisive nazionali con una massiccia campagna di comunicazione. Villa Massa riuscì ad anticipare sui canali Rai e Mediaset anche la Stock impegnata nella promozione del Limoncé.
Per contribuire al rafforzamento dell’immagine e per ribadire il legame con la terra dei limoni, Stefano Massa e suo fratello istituirono un premio ad hoc. Nove le edizioni. Tra i premiati alcuni grandi maestri della cucina internazionale. Il tedesco Heinz Beck de La Pergola di Roma, il decano Gualtiero Marchesi, il mediatico Carlo Cracco, il maestro spagnolo Martin Berasategui.