Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Mertens tira il fiato «Giocherei sempre ma una pausa...»

L’attaccante azzurro che Maurizio Sarri non ha mai fermato «Un turno di riposo può anche starci»

- Ciro Troise

NAPOLI «Il mio successo a Napoli è dovuto in parte anche al fatto che abbiamo giocato insieme per tanto tempo. Sarà difficile tenere questo ritmo ma faremo tutto il possibile per restare in vetta alla classifica. Mi piace giocare a calcio e voglio giocare tutte le partite, non succedeva nelle stagioni precedenti ed ero triste. Ora capisco meglio che talvolta può starci un turno di riposo», così Mertens è intervenut­o dal ritiro della Nazionale belga, che sarà impegnata in amichevole domani contro il Messico e martedì contro il Giappone.

Il ricordo delle sofferenze patite quando era l’alternativ­a ad Insigne e una sensazione di stanchezza emersa in maniera evidente contro il Chievo Verona, le dichiarazi­oni di Mertens fotografan­o il suo momento. «Dries è uno scattista, talvolta ha bisogno di un po’ di riposo», disse Maurizio Sarri dopo la sconfitta contro lo Shakhtar Donetsk, quando schierò Milik dal primo minuto.

La gara di Verona ha dimostrato che l’analisi di Sarri è corretta, Mertens è sembrato spento, poco lucido, ha realizzato una sola conclusion­e in area di rigore, ha tentato in una sola occasione il dribbling e non gli è neanche riuscito e, tra quelli che hanno giocato l’intera gara, ha toccato meno palloni di tutti, solo 37.

Il suo rendimento è straorruol­i dinario, ha segnato 12 reti in diciotto gare ufficiali, è il bomber più prolifico del 2017 con 31 gol in maglia azzurra (33 consideran­do le Nazionali), in vantaggio anche su Higuain che ne ha segnati 28 ma è lo stesso Mertens ad avvertire il rischio di un calo di rendimento.

Dopo il primo infortunio di Milik, Sarri gli ha cambiato la carriera e Mertens ha dovuto viaggiare a ritmi a cui non era abituato. L’attaccante belga ha totalizzat­o finora 1461 minuti, nelle prossime tre gare potrebbe superare l’intero minutaggio della stagione 2015-16 (1682 minuti), quando non era ancora un centravant­i di livello internazio­nale. È passato poco più di un anno dalla svolta, i si sono ribaltati, lo «scattista» è chiamato a giocarle tutte, preservand­o la sua capacità negli strappi, nelle accelerazi­oni, nell’uno contro uno, nell’uscire dalla linea per favorire l’inseriment­o dei compagni o attaccare la profondità. Dries è protagonis­ta di un grande lavoro, ha bisogno di essere in condizioni brillanti per sostenerlo. Dopo gli impegni con la Nazionale, sarà pronto per la sfida contro il Milan a cui non ha mai fatto gol, in otto sfide contro i rossoneri ha realizzato quattro gol ma non ha mai segnato.

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Dries Mertens è ormai a tutti gli effetti
il punto di riferiment­o del tridente offensivo del Napoli di Maurizio
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Il bomber Dries Mertens è ormai a tutti gli effetti il punto di riferiment­o del tridente offensivo del Napoli di Maurizio Sarri

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