Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Il rettore Manfredi: dare spazio alle periferie è un titolo di merito
Il rettore Manfredi: «Pronti a nuove sfide, avremo qui anche la Digital di Deloitte»
NAPOLI La contaminazione tra tradizione umanistica e innovazione scientifica di frontiera può far diventare Napoli laboratorio mondiale del futuro. Parola di Gaetano Manfredi, rettore della Federico II e presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane. Manfredi è il padrone di casa dell’evento che il Corriere del Mezzogiorno ha portato al polo tecnologico di San Giovanni a Teduccio. E coglie con entusiasmo l’importanza della scelta di organizzare CasaCorriere fra gli studenti e alla Apple Academy, fronte avanzato dell’offerta universitaria federiciana. Ricorda che Napoli è l’unica città in Europa dove Apple ha realizzato un simile progetto e sottolinea il valore degli studi di Ingegneria in città, delocalizzati in parte proprio a San Giovanni.
«A Napoli è nata la prima scuola di Ingegneria italiana, nel lontano 1811, con Gioacchino Murat — racconta —. Gli studenti partirono per Parigi dove potevano trovare i libri di cui avevano bisogno. Noi abbiamo ricostruito quella biblioteca, straordinaria, frutto di un viaggio del passato. Anche oggi, qui, si sta cercando — ma con un viaggio diverso, che è quello nella Rete — di creare una nuova biblioteca, anzi un nuovo alfabeto per nuovi linguaggi».
Sul palco insieme con il direttore del Corriere del Mezzogiorno Enzo d’Errico, Manfredi sottolinea che gli studenti in aula hanno davanti scenari assolutamente nuovi e nuove professioni. «Siamo molto contenti quando si parla di futuro — aggiunge — e non c’è luogo migliore per parlare di futuro che all’università dove ci sono giovani e ci sono nuove idee. Siamo in un momento di grande cambiamento, che genera paure, ma anche opportunità. E San Giovanni è il luogo delle opportunità, per questo motivo ci fa ci fa piacere che CasaCorriere lo abbia scelto e che oggi si parli di innovazione. I cambiamenti tecnologici della struttura economica della nostra società propongono tipologie di lavoro inedite. E una iniziativa come questa mostra agli studenti le tante facce dei nuovi lavori e offre punti di vista estremamente importanti. Il lavoro autonomo è, in prospettiva, è il futuro dei paesi ad alta tecnologia»
Le richieste di iscrizioni, da parte di studenti stranieri, alla Apple Academy sono in aumento. Il venti per cento delle richieste di nuove immatricolazioni arrivano dall’estero. Ma anche da studenti che risiedono fuori dalla Campania. Un dato che inverte una tendenza diffusa che vede gli studenti del Mezzogiorno scegliere università del Nord per proseguire gli studi dopo la maturità. «Noi abbiamo al polo i corsi di ingegneria e, nello specifico, accogliamo un terzo dei nostri immatricolati che sono al secondo anno. In tutto dunque parliamo di 2.500 studenti. Ogni anno — dice il rettore — immatricoliamo 3.500 ingegneri, complessivamente la facoltà ha 20mila iscritti: ne vogliamo portare un terzo a San Giovanni, una volta che sarà a regime. La Apple Academy coinvolge 400 studenti tra i vari corsi, sia quelli base che quelli di alta specializzazione. Poi c’è l’iniziativa della Digital academy con Deloitte: siamo partiti con 50 studenti e siamo pronti ad ampliare».