Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Al Cardarelli flash mob per il dg Verdoliva: un onore lavorare con lui
Documento dei primari. Paradiso: speriamo torni presto
NAPOLI Una manifestazione spontanea e probabilmente anche una lettera di sostegno e solidarietà nei confronti del manager Ciro Verdoliva, raggiunto mercoledì da un provvedimento cautelare di arresti domiciliari. Comunque la si pensi rispetto alla vicenda giudiziaria che ha investito il vertice dell’ospedale collinare, quella di oggi si prospetta come una giornata particolare. Secondo fonti interne all’ospedale, alle 8.00 di questa mattina un folto gruppo di primari si riunirà per discutere dell’accaduto e, a quanto pare, stilare un documento che possa rappresentare il pensiero della maggioranza. Ben più visibile si preannuncia la manifestazione spontanea che prenderà vita alle 10 sullo scalone monumentale del Cardarelli, una sorta di flash mob con tanto di striscioni a sostegno del manager, che oggi, come gli altri tre indagati ai domiciliari, sarà davanti al gip per l’interrogatorio di ga- ranzia.
Ovviamente le manifestazioni di solidarietà non nascono e non sono azioni contro l’operato della magistratura, ma semplicemente esternazioni di un sentimento di fiducia nell’operato di Verdoliva e nella possibilità che possa chiarire rapidamente la sua posizione. Questo è l’animo che sembra prevalere non solo tra i collaboratori più stretti, ma anche tra molti medici e infermieri che hanno potuto conoscere il manager solo dalle azioni messe in campo. Che vi sia fiducia nell’opera della magistratura lo ha ribadito anche Franco Paradiso che, da direttore sanitario è stato chiamato a sostituire Verdoliva. «Al direttore generale – ha detto– va la nostra solidarietà, non entro nel merito delle decisioni della magistratura, abbiamo ruoli diversi ma assolutamente non contrapposti». Solidarietà è stata espressa anche dalla responsabile del pronto soccorso Fiorella Paladino: «Abbiamo avuto l’onore, e speriamo di averlo già da domani – ha detto - di lavorare al fianco di Ciro Verdoliva, che ha fatto un lavoro straordinario con noi tutti. Sempre presente, mattina, pomeriggio, notte. Ci ha sempre fatto sentire una vicinanza estrema e questo aspetto umano per noi è molto importante. Ho sentito altri miei colleghi, siamo tutti vicini a lui in questo momento. Tutti fermamente convinti che la magistratura debba fare il suo corso, l’auspicio è che possano arrivare presto delle risposte».
A registrare questo diffuso sentimento di solidarietà è stato ieri anche il presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli Silvestro Scotti. Anche lui ha manifestato fiducia nella magistratura, sottolineando che «è anche importante che si arrivi in tempi rapidissimi a passare dalla presunzione di reato ad una certezza, di colpevolezza o di innocenza. Il rischio è che nel limbo dell’attesa arrivi una sentenza mediatica che con la giustizia non ha nulla a che vedere. Il Cardarelli è la più grande azienda ospedaliera del Mezzogiorno e ha diritto ad avere una guida solida e un indirizzo preciso. Se nulla si può dire rispetto ai fatti contestati, dei quali peraltro si conosce solo quanto trapelato dai media, come presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli sento il dovere di unirmi alla voce di quanti chiedono che non vi siano becere strumentalizzazioni. Ciò che registro – ha detto in una nota - è un grande sostegno e un messaggio di assoluta solidarietà con il direttore generale del Cardarelli Ciro Verdoliva. Allo stesso modo registro come moltissimi colleghi riconoscano senza riserve al manager di aver trasmesso al Cardarelli un’impronta nuova e di aver portato a compimento molte iniziative volte a migliorare l’assistenza ai cittadini». Al di là di quelle che sono le manifestazioni di solidarietà o gli attacchi, molto determinato quello portato da Valeria Ciarambino del Movimento Cinque Stelle, resta la sensazione di un ospedale nel quale l’umore è oggi ai minimi storici. La speranza è che non ci sia un’inversione di rotta rispetto agli ultimi tempi.