Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Il sindaco rivela: «I russi volevano Castel dell’Ovo e Palazzo reale»
De Magistris, vertice a Roma con Di Maio: collaboriamo per la finanziaria
NAPOLI I russi erano interessati alla gestione di Castel dell’Ovo e di Palazzo Reale, con un’operazione di concessione o, comunque, con un progetto di valorizzazione dei complessi monumentali. Ma non se ne fece nulla, perché de Magistris non avallò l’operazione. È proprio il sindaco e rivelarlo a margine del convegno sulla finanza locale «Lo Stato dei Comuni», organizzato alla Camera dal Movimento Cinquestelle; un’occasione, questa, per rinsaldare i rapporti del sindaco con i Grillini che, pure, nei giorni scorsi, avevano annunciato a Napoli una complicatissima a raccolta firme per sfiduciare de Magistris. Il quale, invece, ha potuto constatare la mano tesa dell’M5s e del vicepresidente della Camera Luigi Di Maio sul voto al pacchetto di proposte per spalmare i debiti di circa 200 Comuni italiani proposto dall’Anci per essere inserito nella prossima finanziaria. «È da un po’ che c’è un dialogo, il dialogo in politica e tra le istituzioni è il sale della democrazia, e mi fa molto piacere perché ho molto rispetto per movimento che si candida a guidare il Paese, che è una realtà ormai consolidata». «Ho sempre auspicato il dialogo, anche quando si ergevano mura. Poi il dialogo è una cosa diversa dalle alleanze», ha raccontato il sindaco prima di rivelare l’aneddoto sui russi interessati a monumenti e castelli di Napoli, che ricorda tanto il caso della Fontana di Trevi che Totò voleva vendere agli americani. Sebbene stavolta le cose siano andate molto diversamente. «Il Comune di Napoli ha avuto un miliardo di euro di tagli nei trasferimenti — ha spiegato de Magistris —. Ci è stato detto di valorizzare il patrimonio pubblico: io incontrai con molto piacere degli imprenditori russi, poi capii che erano interessati a Castel dell’Ovo e Palazzo Reale. Allora ho detto che non sarò certo io il sindaco a vendere la mia città». Il sindaco rivela il retroscena sui russi proprio per spiegare le difficoltà economiche che sta incontrando per le quali chiede un sostegno anche ai Grillini. Che, pare, con Di Maio non sia venuto meno. Nel corso del convegno de Magistris ha detto di essere «un sindaco senza fissa dimora»: significa che può trovare casa nel Movimento? «No, sono autonomo», ha precisato.
Intanto il Comune di Napoli ha firmato il contratto con la società spagnola Caf per la fornitura dei 10 treni della Linea 1 della Metropolitana per un totale 87,6 milioni di euro oltre Iva. A sottoscrivere il contratto Julen Barrutia alla presenza dell’assessore ai Trasporti, Mario Calabrese. Le nuove vetture saranno dotate di impianto di condizionamento e sistemi per la riduzione del rumore: trasporteranno contemporaneamente fino a quattro carrozzelle per diversamente abili e circa 1.200 persone, di cui 130 sedute. Il primo dei 10 treni sarà consegnato entro il 2019, ed i successivi, ognuno a distanza di 30 giorni. La stipula del contratto per gli ulteriori 10 treni avverrà entro quest’anno.