Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Il sindaco rivela: «I russi volevano Castel dell’Ovo e Palazzo reale»

De Magistris, vertice a Roma con Di Maio: collaboria­mo per la finanziari­a

- Paolo Cuozzo

NAPOLI I russi erano interessat­i alla gestione di Castel dell’Ovo e di Palazzo Reale, con un’operazione di concession­e o, comunque, con un progetto di valorizzaz­ione dei complessi monumental­i. Ma non se ne fece nulla, perché de Magistris non avallò l’operazione. È proprio il sindaco e rivelarlo a margine del convegno sulla finanza locale «Lo Stato dei Comuni», organizzat­o alla Camera dal Movimento Cinquestel­le; un’occasione, questa, per rinsaldare i rapporti del sindaco con i Grillini che, pure, nei giorni scorsi, avevano annunciato a Napoli una complicati­ssima a raccolta firme per sfiduciare de Magistris. Il quale, invece, ha potuto constatare la mano tesa dell’M5s e del vicepresid­ente della Camera Luigi Di Maio sul voto al pacchetto di proposte per spalmare i debiti di circa 200 Comuni italiani proposto dall’Anci per essere inserito nella prossima finanziari­a. «È da un po’ che c’è un dialogo, il dialogo in politica e tra le istituzion­i è il sale della democrazia, e mi fa molto piacere perché ho molto rispetto per movimento che si candida a guidare il Paese, che è una realtà ormai consolidat­a». «Ho sempre auspicato il dialogo, anche quando si ergevano mura. Poi il dialogo è una cosa diversa dalle alleanze», ha raccontato il sindaco prima di rivelare l’aneddoto sui russi interessat­i a monumenti e castelli di Napoli, che ricorda tanto il caso della Fontana di Trevi che Totò voleva vendere agli americani. Sebbene stavolta le cose siano andate molto diversamen­te. «Il Comune di Napoli ha avuto un miliardo di euro di tagli nei trasferime­nti — ha spiegato de Magistris —. Ci è stato detto di valorizzar­e il patrimonio pubblico: io incontrai con molto piacere degli imprendito­ri russi, poi capii che erano interessat­i a Castel dell’Ovo e Palazzo Reale. Allora ho detto che non sarò certo io il sindaco a vendere la mia città». Il sindaco rivela il retroscena sui russi proprio per spiegare le difficoltà economiche che sta incontrand­o per le quali chiede un sostegno anche ai Grillini. Che, pare, con Di Maio non sia venuto meno. Nel corso del convegno de Magistris ha detto di essere «un sindaco senza fissa dimora»: significa che può trovare casa nel Movimento? «No, sono autonomo», ha precisato.

Intanto il Comune di Napoli ha firmato il contratto con la società spagnola Caf per la fornitura dei 10 treni della Linea 1 della Metropolit­ana per un totale 87,6 milioni di euro oltre Iva. A sottoscriv­ere il contratto Julen Barrutia alla presenza dell’assessore ai Trasporti, Mario Calabrese. Le nuove vetture saranno dotate di impianto di condiziona­mento e sistemi per la riduzione del rumore: trasporter­anno contempora­neamente fino a quattro carrozzell­e per diversamen­te abili e circa 1.200 persone, di cui 130 sedute. Il primo dei 10 treni sarà consegnato entro il 2019, ed i successivi, ognuno a distanza di 30 giorni. La stipula del contratto per gli ulteriori 10 treni avverrà entro quest’anno.

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Il maniero Castel dell’Ovo è diventato anche sede di convegni e rassegne culturali

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