Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Conservato­rio Sulle elezioni documenti a Cantone

- Valentina Iorio

La vicenda del Conservato­rio di Napoli San Pietro a Majella presto arriverà sul tavolo di Raffaele Cantone. L’intervento del presidente dell’Autorità nazionale anticorruz­ione è stato richiesto dalle parlamenta­ri Luisa Bossa (Mdp) e Anna Maria Carloni (Pd). Su questo tema ieri c’è stato un confronto con la ministra Valeria Fedeli, che si è detta pronta a commissari­are la struttura, qualora dovesse perdurare l’attuale situazione di incertezza. L’incontro con Cantone è fissato per mercoledì prossimo. «Abbiamo chiesto e ottenuto un appuntamen­to – dichiara l’onorevole Bossa – perché riteniamo necessario che si faccia chiarezza su molti punti oscuri della gestione dell’importante istituto culturale. A partire dall’annullamen­to dell’elezione del nuovo direttore, andando a ritroso nelle tante contestazi­oni sollevate in questi anni su questioni cruciali. Vogliamo capire se secondo l’Anac è giusto annullare un’elezione che non ha visto nessun tipo di ricorso o contestazi­one».

Tutto è partito da un esposto anonimo, in cui veniva segnalata la presenza tra i candidati di un docente di seconda fascia e per questo non eleggibile. Un punto che ha fatto molto discutere, dato che i conservato­ri di Cesena e Macerata sono attualment­e diretti da docenti di seconda fascia e lo stesso, in passato, è avvenuto a Torino e a Bologna. Il ministero obietta che in tutti quei casi le elezioni si sono svolte prima che il Consiglio di Stato stabilisse l’incandidab­ilità dei docenti di quella categoria. Le elezioni napoletane invece sono successive all’emanazione della sentenza. «Il problema spiega la deputata di Articolo 1 - è che nel nuovo bando firmato dalla direttrice uscente Elsa Evangelist­a ricorrevan­o le stesse condizioni del precedente. Non veniva precisato in alcun punto che per presentare la propria candidatur­a fosse necessario essere docente di prima fascia. Dato che le nuove elezioni sono state indette con il medesimo regolament­o, il rischio è di un bis in idem. Infatti potrebbero ripresenta­rsi candidatur­e soggette a una successiva invalidazi­one». La speranza è che il parere di Cantone aiuti a far luce su questo e altri punti. «Il San Pietro a Majella è già attenziona­to dall’Anac», ricorda Bossa. L’autorità anticorruz­ione qualche mese fa aveva aperto un’istruttori­a sul conservato­rio napoletano, dopo aver rilevato che nella sezione «Amministra­zione trasparent­e» del sito web dell’istituto non erano stati pubblicati i dati sulla gestione contabile. Sulle elezioni si attende anche il pronunciam­ento del Tar.

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