Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Nel segno della continuità

Le ultime trentotto partite sono da media scudetto In questa stagione 2 scontri diretti vinti, resta solo la Juve Sarri ora pensa al Milan e al rientro dei suoi campioni

- Donato Martucci

Una macchina da guerra e soprattutt­o che macina punti. Il Napoli di Sarri ha numeri da capogiro: 97 punti conquistat­i in 38 partite. Numeri da record e da scudetto nel segno di una continuità e di una voglia di ambire al titolo più prestigios­o. Ormai nessuno si nasconde, la parola è sdoganata e sta diventando anche dolce da pronunciar­e. I 97 punti fin qui conquistat­i sono frutto di 30 vittorie, 7 pareggi e una sola sconfitta, quella contro l’Atalanta al San Paolo. Nella storia del calcio italiano in una sola circostanz­a con 97 non si sarebbe vinto lo scudetto, nell’anno in cui la Juve ne fece 102. Non c’è che dire è una macchina davvero perfetta quella costruita da Sarri, che ha eguagliato l’Inter di Mancini con gli stessi punti (97) nella stagione 2006-2007. I numeri non sono una scienza esatta ma spesso raccontano la verità. Anche se giova fare un’analisi più completa e interpreta­re queste cifre può essere utile. Nelle 26 gare della scorsa stagione gli azzurri, rispetto alle altre squadre di gran lunga inferiori e visto il ritardo accuche mulato dalla Juventus, non avevano nulla da perdere, tant’è che poi si sono classifica­ti al terzo posto. La testa era libera e il Napoli non è mai stato veramente in lotta per lo scudetto. Diverso è giocare con la pressione di lottare per il titolo. La mente è sottoposta a stress e se si aggiungono anche gli infortuni, l’obiettivo resta difficile. La proiezione dei punti (94) potrebbero anche non garantire la vittoria dell’ambito trofeo. La Juve lo scorso anno ha dato la sensazione di aver rallentato e non poco nel finale perché aveva ormai la certezza dello scudetto. E’ costata cara e amara al Napoli la sconfitta dei bianconeri contro la Roma. Il secondo posto è sfumato in quella giornata. Sin qui il campionato ha detto che il Napoli ha mostrato poche lacune e poche sbavature. E’ primo, seppur con una sola lunghezza di vantaggio, ma ha giocato 7 volte in trasferta e cinque in casa ed è anche la formazione ha giocato il maggior numero di scontri diretti. Ha affrontato, e vinto, due volte all’Olimpico contro Lazio e Roma, ed ha pareggiato in casa con l’Inter, pur meritando di vincere. La Juventus, di contro, ha sin qui giocato un solo scontro diretto: quello perso in casa con la Lazio. L’Inter ha affrontato, tutte e due le volte in trasferta, Roma e Napoli; la Roma ha giocato, e perso entrambe le volte all’Olimpico, con Napoli ed Inter, la Lazio ha giocato col Napoli e vinto a Torino con i bianconeri. Fino al termine del girone d’andata ci saranno tre scontri diretti per i campioni d’Italia e due a testa per Inter e per le due formazioni capitoline. Il Napoli è atteso da un solo big match, il primo dicembre al San Paolo con la Vecchia Signora. Conti in sospeso e scorie della passata stagione. Ma il Napoli di oggi ha dimostrato di non temere nessuno.

Maggio Ormai è inutile nasconderc­i proveremo a vincere lo scudetto Champions, dobbiamo cercare di vincere le due gare per qualificar­ci

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