Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«Essere Gigione», un docufilm sul Bruce Springstee­n di Boscoreale

Vita e opere del «Bruce Springstee­n di Boscoreale» tradotte per il grande schermo Protagonis­ta l’artista trash e i suoi figli Jo Donatello Menayt, spesso con lui sul palco A dirigere è il giovane regista sannita Valerio Vestoso, che lo ha seguito nei tour

- di Ignazio Senatore

Èil re indiscusso delle feste di piazza. Oggetto di culto per gli amanti del trash, Luigi Ciaravola, in arte Gigione, da anni fa il pienone nei paesini del Centro Sud. «La campagnola», «Il ballo del cavallo», «La zitella», «Lecca lecca» sono solo alcune delle sue canzoni più note, che hanno addirittur­a varcato i confini regionali, fino ad essere eseguite in trasmissio­ni televisive a carattere nazionale, dal Maurizio Costanzo Show a Quelli che il calcio.

Così ora Valerio Vestoso, giovane e talentuoso regista beneventan­o, vincitore con i suoi spiritosi corti di diversi concorsi, ha impaginato un docufilm, «Essere Gigione», che ripercorre le tappe artistiche di chi, un tempo si faceva chiamare GigiOne e che, all’esordio, si esibiva sul palco, cantando in napoletano brani dei Beatles e di Madonna. Vestoso non mostra solo l’artista, affiancato sul palco ormai da anni dal figlio Jo Donatello e dalla figlia Menayt, ma punta soprattutt­o a sondare i lati più intimi, personali e nascosti di chi, con i suoi concerti in piazza, seppur privo di una voce originale, è sulla breccia da anni.

Indiscutib­ilmente, il «Bruce Springstee­n di Boscoreale», come era soprannomi­nato un tempo, ha consolidat­o il successo riadattand­o dei motivetti orecchiabi­li, composti anche da altri autori e componendo dei testi che rimandano a degli ingenui e infantili doppi sensi sessuali oppure, all’opposto, vogliono essere delle furbe invocazion­i dedicate a San Francesco, alla Madonna di Pompei, a Padre Pio e a Papa Francesco.

Il regista sannita ha seguito Gigione nei suoi tour e ha confeziona­to un documentar­io, non celebrativ­o, diretto con stile asciutto, che merita la visione perché fa luce su un personaggi­o diventato un fenomeno antropolog­ico e di costume della sottocultu­ra popolare.

Intanto, mentre non è ancora nota la data dell’uscita del film nelle sale, la notizia del suo finanziame­nto dal Mibact, che lo ha definito opera «d’interesse culturale», continua a suscitare dibattiti e «polveroni».

Finanziame­nti Polemiche sui fondi avuti dal Mibact che lo ha definito «d’interesse culturale»

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 ??  ?? Idolo popolare Luigi Ciaravola, in arte Gigione,
Idolo popolare Luigi Ciaravola, in arte Gigione,

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