Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Fritture e cioccolata calda, i piccoli conforti dello

Dalle pizze «a libretto» alle spremute d’arance quali migliori energie per affrontare i primi freddi?

- A. C.

Si dice street food, ma sarebbe meglio chiamarlo piccolo conforto da passeggio, breve pausa dal lavoro o durante le passeggiat­e tra una vetrina e l’altra nelle strade del centro. Lo si associa troppo spesso alle belle giornate, ai coni gelato e alle granite in estate, ma se fossero l’autunno e l’inverno i periodi dell’anno in cui il nostro corpo ha più bisogno di energie per affrontare il freddo?

Allora ecco che la prospettiv­a cambia e si riscopre una cucina di strada, dolce e salata, più adatta alle temperatur­e che scendono sotto i venti gradi.

Non si deve andare troppo lontano, basta rimanere nella tradizione napoletana, e addentrars­i nei vicoletti del centro storico. Qui i vari elementi che compongono la frittura sono diventati pezzi singoli, ci sono crocchè e frittatine di pasta di tutte le taglie, per non parlare della pizza margherita piegata in quattro “a portafogli­o”. È tutto cotto al momento e quel calore fastidioso in estate diventa irrinuncia­bile adesso. Una certezza in questo senso sono le pizzerie di via Tribunali, la maggior parte, infatti, è munita di banchetto esterno; e sono lì da molto tempo, da prima dell’arrivo delle paninotech­e.

Il dessert non può mancare, anche se si pranza per strada, allora via libera alla cioccolata. Liquida o solida, non importa, il vento e il gelo sono un’ottima scusa per concedersi qualche caloria in più, in nome del bisogno di energie.

Le vetrine delle pasticceri­e si riempiono di distese di cioccolati­ni, come i “medaglioni” di Gay-odin. La storica cioccolate­ria ha racchiuso in una scocca di fondente la foresta, le sue sfoglie di cioccolato al latte.

Da bere poi, non solo la classica tazza di cacao fondente, da Strega alla stazione centrale, nel corridoio che porta alla linea 1 della metropolit­ana, su richiesta, la bevanda si può correggere con il liquore beneventan­o. La si porta in giro in un bicchiere di cartoncino, quasi come un caffè in un telefilm americano, ma con più gusto.

In alternativ­a, per gli irriducibi­li salutisti, l’autunno è anche la stagione delle arance, ricche di vitamina C per tenere lontano i raffreddor­i. Qui si può riscoprire un’altra delle tradizioni della città, quella dei chioschi di agrumi che fanno spremute: gli “acquafresc­ai”. L’antico mestiere sopravvive in alcuni angoli della città, uno degli storici si trova in via Chiaia.

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Cioccolato e pizza, street food per l’autunno

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