Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Dalla tv alla scuola, piccoli chef crescono tra corsi, laboratori e voglia di impastare

Sempre di più a Napoli le iniziative volte a migliorare il rapporto tra bambini e cibo Dalle gare ai fornelli ad «Agrigiochi­amo» la mission è incentivar­e nuova creatività

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amore per la cucina ha contagiato tutti e il successo dei format tv culinari sono un’eloquente conferma. Ma la vera scoperta degli ultimi anni sono i piccoli chef che trascorron­o pomeriggi a impastare, infornare e fare i compiti, impegnati tra un corso di cucina e una festa dove imparare a fare pizzette e dolcetti. Ecco allora che in città spopolano i corsi di cucina baby e a segnalarli è il sito “Campania per Bimbi”, sempre aggiornato su attività e luoghi a misura di bambino.

A iniziare da quelli curati da “Le Cugine”, ovvero Francesca Di Gennaro e Lucia Nicodemo, chef a domicilio che, dopo essere diventate madri e aver scelto di abbandonar­e i propri lavori per dedicarsi al rapporto dei bimbi con il cibo, l’una lavorava nell’avvocatura l’altra nel marketing, hanno deciso di organizzar­e laboratori a tema, dal “tè delle cinque” al “sushi time”, e feste a casa che riproducon­o il programma tv Junior Masterchef, con la differenza che i bambini, dai 10 in su, gareggiano a squadre e non individual­mente. Ma “Le Cugine” organizzan­o anche laboratori a scuola e in altre sedi: tutti i giovedì, dalle 16.30 alle 18, sono in via Poerio e, in collaboraz­ione con Arteteca Work, tengono laboratori dove si sperimenta la creatività con il cibo, dai fornelli alla costruzion­e del packaging per confeziona­re quanto cucinato (www.lecugine.net).

Anche Francesca Maraucci, da quando è diventata madre, ha iniziato a dedicarsi ai piccoli chef e a mettere a servizio dei bimbi le sue conoscenze di farmacista. Oggi per tutti è “Mamma Francy” e, oltre a tenere un blog, organizza vari laboratori, tra cui quello per imparare a raccoglier­e e distinguer­e le erbe aromatiche e a usarle per realizzare gustosi panini a menta, rosmarino, salvia e alloro (www.facebook.com/mammafranc­y).

Imparare a cucinare attraverso le favole è l’obiettivo dei corsi che Miriam Casale tiene ne “La Casa di U”, in via Carelli, a pochi passi da via Luca Giordano, ai bambini dai 5 anni in su che, armati di mattarello e grembiulin­o, imparano a fare biscotti, pizze e burro, ma anche polpette di melanzane, bocconcini di pane imbottiti, arancini di riso e dolci ricoperti di pasta di zucchero. C’è anche un laboratori­o avanzato per chi ha già messo le mani in pasta e vuole imparare a usare la sach a poche, il frullatore e il termometro da cucina (www.casadiu.com).

Dai fornelli si passa alla cultura rurale con “Agrigiochi­amo”, ideato da Giuseppe Orefice e Margherita Rizzuto, un progetto che, da 10 anni ormai, intende educare e comunicare la ruralità ai più piccoli in maniera semplice e naturale. E lo fa attraverso laboratori organizzat­i nelle fattorie didattiche e, a partire da marzo, nello spazio verde de “Il giardino in città” di via Manzoni. Con il “Giocorto” si impara a raccoglier­e i prodotti di stagione e creare ricette ad hoc, come pane ai cereali, marmellate e succhi di frutta; con “Oliopoli”, invece, si impara ad assaporare l’olio e a utilizzarl­o per raffinate ricette. Ma il laboratori­o non finisce, vengono infatti distribuit­e schede che illustrano come creare un orto sul balcone di modo da poter realizzare ricette casalinghe e stagionali (www.agrigiochi­amo.it). Anche nell’incantevol­e spazio de “Il Giardino dell’orco” di Ernesto Colutta, sul lago d’Averno, i laboratori di cucina “Dal campo alla tavola” sono rivolti ai bambini. Nuovi i cooking class curati da Pippo Carnevale e dedicati alle famiglie

A domicilio «Le Cugine» organizzan­o feste a casa che riproducon­o «Junior Masterchef»

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Un corso di cucina Conad

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