Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Parco della Vittoria? No, via Caracciolo Il Monopoly parla e mangia napoletano
Prodotti e locali d’eccellenza del food nella prima edizione del noto gioco dedicato a una città italiana
Niente Parco della Vittoria, meglio via Posillipo. Dimenticate Viale dei Giardini e comprate una casetta in via Toledo. Manca solo che invece del passare dal Via si passi dalla pizzeria e si beva una tazzulella ‘e cafè e il gioco è fatto. E così arrivano proprio in questi giorni nei negozi le prime 20mila scatole del Monopoly-Edizione Napoli, la prima edizione che Hasbro ha dedicato a una città italiana.«Ce la siamo giocata - racconta Aldo Carlotto di WStaff che sta curando l’edizione nostrana - con Roma, Milano, Firenze. Ma alla fine abbiamo vinto. La scelta in generale dell’Italia per un’edizione cittadina è dovuta al grande appeal dei giochi da tavolo per gli italiani, secondi solo a tedeschi e francesi.E così uno dei giochi più conosciuti al mondo, che ha visto generazioni di agguerriti dalla prima edizione nel 1935 ad oggi crescere imparando strade e anche a gestire le proprie finanze. «Ovviamente - continua Carlotto - era impossibile pensare alle strade di Napoli senza pensare anche alle eccellenze del territorio. Così abbiamo dato la possibilità ad alcune imprese locali di essere nel gioco. L’entusiasmo è stato impressionante. E molte di queste realtà sono proprio legate al food».
Così mentre Latte Berna ha optato per il Parcheggio, Acqua Lete ha trasformato una delle pedine in una bottiglietta d’acqua. Fontel, 12 Morsi, Auchan Napoli, Coelmo, Fresco, Il Mulino Caputo, Casa Infante, Gelateria Del Gallo, Gesac, Sorbillo, Trattoria Nennella, Scaturchio, passando per il Calcio Napoli e tanti altri. «Mi diverte e mi onora essere sul più celebre tabellone della storia dei giochi da tavolo - dice Ciro Salvo di 50Kalò - Da piccolo giocavo spesso con gli amici o in famiglia sperando di acquistare il famoso Parco della Vittoria o di non finire in prigione. Oggi invece in questa edizione napoletana vedo il logo di 50 Kalò alla casella piazza Sannazzaro e ne sono felice». E mentre ieri Maurizio De Giovanni si è concesso una partita a Monopoly Napoli alla Feltrinelli per celebrare la presenza sul tabellone del negozio immaginario “Giulio Colombo Guanti e Cappelli”, c’è anche un storico marchio del caffè tra i main partner. «È un onore - dice Alessandra Rubino, Ad Kimbo - entrare nella storia di questo gioco da tavolo e per farlo abbiamo scelto la casella di via Luca Giordano, sede dello storico bar Cafè do Brasil, punto vendita rappresentativo della storia di Kimbo e luogo scelto da tanti concittadini che volevano degustare una delle nostre apprezzate miscele».
Passando a via Brin c’è il polo del food. «La nostra presenza nel Monopoly Napoli - spiega Achille Scudieri, dg di Eccellenze Campane - è un ulteriore modo per offrire un contributo alla conservazione delle nostre tradizioni. Bello che oltre al centro cittadino, proprio con la casella dedicata ad Eccellenze Campane sia rappresentata anche una zona periferica, Napoli Est, area strategica ma degradata dove ogni giorno aggiungiamo un tassello alla sua riqualificazione». E intanto c’è anche qualche infiltrato. «A Monopoly non ho mai giocato - confessa Lino Scarallo, chef 1 stella Michelin di Palazzo Petrucci - ma ho comunque aderito all’iniziativa con entusiasmo e curiosità. Ed è bello per Napoli, avere un’edizione completamente dedicata, un tabellone in cui ritrovare i locali cult. Sulla casella Via Posillipo? Ci siamo noi».