Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Teatro, giovedì di prime Torna Federico Salvatore
De Feo e Fiorillo al Sancarluccio con «06-05-38»
Giovedì napoletano ricco di prime, a partire dal ritorno al Totò di Federico Salvatore con «Quello che dice le parolacce», monologo diretto da Gaetano Liguori, in cui il turpiloquio assume per l’attore-autore un’intenzione poetica che mira a provocare il perbenismo di facciata.
Molta curiosità c ’è anche per «06-05-38», in scena al Sancarluccio, una pièce scritta e diretta da Luca Pizzurro, che racconta di due solitudini che finiranno con l’entrare in contatto, anche se per un attimo, sul tetto di un palazzo deserto. Una nelle braccia dell’altro, una donna e un omosessuale, proprio come in «Una giornata particolare», il fortunato film di Ettore Scola ambientato nel giorno dell’arrivo di Hitler a Roma. Perché a volte il bisogno di calore umano non c’entra con il sesso, ma è solo un bisogno di sentirsi vivi e amati. In scena protagonisti Gigliola De Feo e Andrea Fiorillo.
All’Elicantropo arriva, invece «Se cadere imprigionare amo» di Andrea Cramarossa, una storia di ordinaria follia quotidiana che coinvolge una madre e i suoi figli, riletta però attraverso l’ottica misteriosa degli insetti.
«Edip(p)o» è poi il titolo dello spettacolo che debutta al Tram di Port’Alba, e che parte dallo sventurato personaggio di Sofocle, qui presentato nella drammaturgia (e regia) di Massimo Finelli. Nel cast Patrizia Eger, Giuseppe Giannelli, Michelangelo Esposito, Giovanni Esposito, Daniele Sannino, Gianluigi Montagnaro e Claudia Scuro.
Altro ritorno è quello di Galleria Toledo, dove c’è «Happy Crown», rilettura che Laura Angiulli ha fatto del «Riccardo II» shakespeariano. Ne sono interpreti Federica Aiello, Alessandra D’Elia, Michele Danubio e Stefano Iotti.
Infine il Tam, piccolo tempio del cabaret dove è nato «Made in Sud»: stasera si ripresenta alla città con la nuova direzione artistica di Diego Di Flora.