Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Gli azzurri hanno il minor numero di infortunati in tutta Europa
Il Napoli è la squadra con meno infortuni d’Europa. A certificarlo, l’Uefa Elite
Club Injury Study, che ha esaminato i dati sugli infortuni di 19 squadre partecipanti alla Champions League nel periodo tra luglio e settembre, è compreso quindi l’infortunio di Milik ( foto) sul campo della Spal, ma non quello di Ghoulam contro il City. Lo studio che la Uefa ormai elabora dal 2001, coinvolge molte squadre europee: Monaco, Borussia Dortmund, Celtic, Chelsea, Atletico Madrid, Barcellona, Basilea, Porto, Shakthar Donetsk, Juventus, Manchester City, Manchester United, Paris Saint-Germain, per dirne alcune. L’obiettivo è valutare i rischi di infortuni e le circostanze, tenendo in considerazione l’esposizione durante sedute di allenamento e partite, analizzare campioni di infortuni e le serietà degli stessi e comparare i rischi. Dalla ricerca si evince che gli infortuni del Napoli non riguardano i problemi muscolari. Un dato che testimonia, se ce ne fosse ancora bisogno, la bontà del lavoro svolto dallo staff medico del Napoli composto da Alfonso De Nicola, Enrico D’Andrea e Raffaele Canonico. L’analisi è stata condotta dal professor Jan Ekstrand, dell’università svedese di Linkping. Dallo studio emerge il trend positivo degli ultimi anni della squadra azzurra e la leadership per assenza di infortuni: due in tutto: di cui una rottura del legamento crociato e nessuno di tipo muscolare, grazie al lavoro di prevenzione dello staff medico partenopeo. Il tasso medio di lesioni totali per tutte le squadre è stato di 4,2 lesioni per ogni 1000 ore di attività, con tassi individuali che vanno da 0,6 (del Napoli) a 9,7. In media ciascun giocatore per infortunio ha rinunciato a 1,7 sessioni di allenamento, da 0,1 (del Napoli) a 4,4. In media ciascun giocatore per infortunio ha saltato 0,5 gare ogni mese. Per il Napoli il dato equivale a 0 (il dato generale va da 0 a 1,3).