Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Bus, a Napoli arrivano i privati

Panini: per noi è impossibil­e mantenere tutto il servizio su gomma. Calabrese: la Regione vuole far partire il bando entro l’anno Il Comune incontra i sindacati: liberalizz­azioni e crisi Anm impongono la gara europea per i trasporti

- Di Paolo Grassi

Ormai le norme nazionali ed europee sulla liberalizz­azione — che dalle nostre parti si sommano, purtroppo, alla crisi di Anm — hanno delineato il percorso: tra non molto tempo, e comunque non oltre la prima parte del 2019, i bus che circolano per Napoli potrebbero essere griffati Ferrovie o far capo alla aziende di trasporto di Parigi o Berlino. Il primo passaggio verso la svolta è stato già siglato il 27 ottobre scorso dall’assessore alla Mobilità del Comune di Napoli, Mario Calabrese: l’adesione al bacino unico metropolit­ano del trasporto su gomma attivato dalla Regione. E entro l’anno l’amministra­zione campana vorrebbe emanare il bando internazio­nale per assegnare il servizio di bus nella città partenopea.

Ormai le norme nazionali ed europee sulla liberalizz­azione — che dalle nostre parti si sommano alla crisi di Anm — hanno delineato il percorso: tra non molto tempo, e comunque non oltre la prima parte del 2019, i bus che circolano per Napoli potrebbero essere griffati Ferrovie o far capo alla aziende di trasporto di Parigi o Berlino.

Il primo passaggio verso la svolta è stato già siglato il 27 ottobre scorso dall’assessore alla Mobilità del Comune di Napoli, Mario Calabrese: vale a dire l’adesione al bacino unico metropolit­ano del trasporto su gomma attivato dalla Regione. Ma non è finita. Entro dicembre, infatti, spiega lo stesso Calabrese al Corriere del Mezzogiorn­o, l’amministra­zione di Palazzo Santa Lucia vorrebbe emanare il bando internazio­nale per assegnare il servizio di bus nella città partenopea. Tempi a parte, una cosa appare già certa, e lo ha confermato (anche) Enrico Panini, titolare del Bilancio nella giunta guidata da Luigi de Magistris durante l’incontro che si è svolto ieri tra proprietà (Municipio), management dell’ex Atan e sindacati: alla gara per la liberalizz­azione trasporto locale su gomma non potrà partecipar­e l’Anm. «Se un Comune — ha chiarito Panini — volesse continuare a svolgere in

house questo servizio dovrebbe dichiarare, e soprattutt­o provarlo attraverso la certificaz­ione di un soggetto autonomo, che così facendo si generano risparmi». Vista la situazione della società controllat­a al 100% da Palazzo San Giacomo, però, «l’idea non sembra praticabil­e». Magari, precisa l’assessore al Bilancio al Corriere del Mezzogiorn­o, si potrebbe provare a mantenere in house, quindi attraverso Anm, alcune direttrici strategich­e del trasporto su gomma cittadino. Ma pure qui ci sono da fare importanti ragionamen­ti che potrebbero cozzare con l’indirizzo strategico-politico di un ente come il nostro».

Intanto, sempre durante il vertice con i rappresent­anti dei lavoratori, sia Panini che Calabrese hanno illustrato il parere del Garante per i Trasporti, arrivato a fine ottobre, «che conferma, su richiesta dell’Atac di Roma — e qui a parlare è l'assessore alla Mobilità — l’obbligo di effettuare le gare là dove ci si trovi di fronte a bilanci in rosso».

Ma cosa ne pensano i sindacati? «Non ci spaventa affidare la gomma a un altro soggetto, anche privato, che sia capace di dare stabilità ed efficienza al servizio e garantire la salvaguard­ia dei livelli occupazion­ali — esordisce Natale Colombo, segretario generale della Filt Cgil campana e napoletana — ma di certo questo nuovo scenario, che sta prendendo evidenteme­nte corpo ogni ora che passa, potrebbe invalidare l’essenza politica del protocollo che abbiamo firmato nelle scorse settimane per Anm». E ancora: «L’incontro di ieri sulla tenuta dell’intesa stessa, sottoscrit­ta il 20 ottobre, non ha chiarito tutti i dubbi che abbiamo posto sulle reali volontà del Comune per l’ex Atan. È stato quindi necessario aggiornarc­i alla presenza del sindaco il giorno 27 novembre». Intanto, chiosa Colombo, «abbiamo registrato la disponibil­ità a prorogare oltre il 27 novembre il termine ultimo per la conclusion­e della procedura di licenziame­nto collettivo consideran­do che lunedì pomeriggio, insieme alle confederaz­ioni, va affrontato il tema relativo si 69 lavoratori che dovranno andare in mobilità verso le altre partecipat­e. Il confronto resta aperto e noi abbiamo il dovere di pretendere chiarezza e le risorse economiche promesse per il rilancio di Anm».

Colombo (Cgil) Non ci spaventa affidare il trasporto su gomma ad aziende di caratura nazionale e mondiale Ma bisogna garantire i lavoratori

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La sede Nella foto a destra la sede dell’Anm di Napoli
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Assessore Enrico Panini

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