Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Ascalesi «succursale» dell’Istituto Pascale

Il progetto in Regione, pronti 5 milioni Interventi e visite, tagliati i tempi di attesa

- Di Vincenzo Esposito

NAPOLI L’ospedale Ascalesi potrebbe diventare una «succursale» dell’Istituto di ricerca sui tumori Pascale. Un presidio nel cuore di Napoli che servirebbe a decongesti­onare la struttura collinare e soprattutt­o alleggerir­ebbe di molto le liste di attesa per interventi e visite. Una soluzione che sarebbe stata prospettat­a anche al presidente della Regione Vincenzo De Luca che, secondo i bene informati, sarebbe stato entusiasta del progetto dando, di fondo, il via libera all’alleanza tra gli ospedali. Ovviamente a lavorare in prima linea il direttore generale del Pascale Attilio Bianchi.

L’Ascalesi è un ospedale storico di Napoli, si trova nel cuore di Forcella e dispone di 121 posti letto e di rilievo sono l’Unità di Radioterap­ia, con l’attivazion­e di un nuovo protocollo di Radioterap­ia Ipofrazion­ata per il cancro della mammella, l’unità di Radiologia, attiva nello screening mammario e il laboratori­o specialist­ico aziendale di Virologia. In questo momento però, nonostante le eccellenze, l’Ascalesi rischia di subire il destino di molti altri antichi ospedali cittadini attraverso un lento ma continuo smantellam­ento. L’accordo con il Pascale lo salverebbe e soprattutt­o metterebbe a disposizio­ne dei chirurghi dell’Istituto di ricerca altre camere operatorie tagliando enormement­e i tempi di attesa per gli interventi chirurgici. Per la ristruttur­azione del nosocomio sarebbero già stati messi a disposizio­ne cinque milioni di euro.

A confermare indirettam­ente la notizia è una nota dell’Anaao. «Con sempre maggiore insistenza - spiega il segretario regionale Bruno Zuccarelli sentiamo circolare una voce per la quale l’ospedale Ascalesi si preparereb­be a diventare tutt’uno con l’Istituto Pascale. Questo significhe­rebbe rivedere ancora una volta in modo sensibile il Piano Ospedalier­o e la sensazione che se ne ricava è quella di un’eterna tela di Penelope, un continuo fare e disfare che lascia in sospeso l’assetto definitivo della Sanità Campana. Quello che mi preoccupa è l’assoluta mancanza di una volontà che sia una e unica. Si procede senza programmaz­ione e decidendo tutto e il contrario di tutto. Il risultato, ovviamente, è il caos e la perdita di risorse».

Già nel 2011 il Pascale e l’Ascalesi raggiunser­o un accordo e durante i lavori di ristruttur­azione dell’Istituto molti interventi e visite vennero dirottate nell’ospedale di Forcella.

Zuccarelli (Anaao) Queste decisioni creano solo confusione riguardo al piano ospedalier­o

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L’ospedale Ascalesi sorge su un vecchio convento che ha circa mille anni
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